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Trump “gela” Zelensky: “Incompetente, pessimo negoziatore”. La replica: “Vivi nella ‘bolla’ di Putin”

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Trump “gela” Zelensky: “Incompetente, pessimo negoziatore”. La replica: “Vivi nella ‘bolla’ di Putin”

Esteri - di Angelica Orlandi - 19 Febbraio 2025 alle 16:56

L’amministrazione Trump accelera per una soluzione della guerra in Ucraina, incontra la Russia per la prima volta dal febbraio 2022, ma per Volodymyr Zelensky si annunciano giorni difficili. Pesano come macigni le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti contro il leader ucraino. Critiche aspre, che indicano un cambio di linea, con Washington sempre più propensa a un dialogo con Mosca che lascia marginale la presenza del leader ucraino. Parlando con i giornalisti a Mar-a Lago, Trump ha definito Zelensky un pessimo negoziatore. Il presidente americano è andato avanti con tutto un repertorio di dichiarazioni che di certo non hanno fatto piacere al suo omologo ucraino. Il primo dei colloqui con i russi a Riad è andato “molto bene”, ha fatto sapere Trump, senza nascondere anche una certa irritazione nei confronti della frustrazione di Zelensky per essere stato escluso e per la sua decisione di annullare la visita in Arabia Saudita.

Le critiche di Trump

Trum va gìù molto ruvidamente di fronte all'”insofferenza ” di Zelensky: “Beh, sei lì da tre anni. Avresti dovuto chiuderla, tre anni.… Non avresti mai dovuto iniziare. Avresti dovuto fare un accordo”, ha risposto Trump quando gli è stato chiesto di commentare le critiche arrivate dal governo di Kiev, indirizzando apparentemente la sua risposta a Zelensky. Parole che segnano uno spartiacque: da Washington non erano mai arrivate parole così dure nei confronti della leadership ucraina. Osserva Politico: sembra che i tycoon sia più interessato a normalizzare le relazioni con la Russia che a garantire che l’Ucraina resista. Anzi, da Mosca e Washington è arrivata anche una presa di posizione comune sulla necessità che in Ucraina si svolgano elezioni,;dal momento che il mandato di Zelensky è scaduto a maggio scorso.

E anche in questo caso Trump non è stato tenero, tutt’altro. “Siamo in una situazione in cui in Ucraina non abbiamo avuto elezioni.  Dove abbiamo la legge marziale, dove il leader – cioè, odio dirlo, ma è sceso al 4% di popolarità – e il Paese è stato fatto a pezzi”. Trump ha usato la clava,  sottolineando anche che gli ucraini “sono stanchi” delle morti e della distruzione. E desiderosi di vedere la fine della guerra. “La gente vuole vedere che accada qualcosa”.

Il ruolo di Elon Musk

Anche Elon Musk, che nelle scorse ore ha rilasciato un’intervista congiunta con Trump alla Fox, sembra aver sposato la nuova linea della Casa Bianca. Zelensky, dal canto suo, dopo aver cercato in tutti i modi di convincere Trump a sposare la causa ucraina, non cerca nemmeno più di nascondere il  fastidio per le parole del  presidente americano. E cerca di replicare colpo su colpo. Il sondaggio? – ha dichiarato replicando al fatto che sarebbe al 4% di popolarità – “Trump vive in uno spazio di disinformazione” russa. Il leader ucraino maldigerisce l’eventualità alla fine Washington e Mosca si accorderanno sull’Ucraina, senza l’Ucraina protagonista. “Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione”, ha di nuovo messo in guardia Zelensky.- Denunciando l’ennesimo raid russo, stavolta contro Odessa. A Kiev, intanto, è arrivato l’inviato speciale della Casa Bianca, Keith Kellogg, ma molti osservatori non credono basti per ricostruire i rapporti.

“Le decisioni su come porre fine alla guerra in Ucraina non possono essere prese senza l’Ucraina“, ha scandito ieri Zelensky dalla Turchia. Dicendosi “sorpreso” per il mancato invito a Riad e cercando una sponda almeno in Erdogan. Il leader turco, dopo aver offerto a lungo la disponibilità ad ospitare colloqui di pace, è stato a sua volta ‘bruciato’ sotto al traguardo dall’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, che ha già prenotato anche i prossimi round. Dal Cremlino si nota una certa soddisfazione per la piega presa dagli eventi, nonostante l’imposizione del 16mo pacchetto di sanzioni deciso dall’Ue. I colloqui di Riad hanno rappresentato un passo “molto importante” verso una futura soluzione della crisi, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov, confermando che l’atteso incontro tra Trump e Putin ci sarà, forse già entro fine mese.

Trump a Zelensky: “Dittatore senza elezioni”

Donald Trump è arrivato a definire Volodymyr Zelensky un “dittatore senza elezioni” dopo che il Presidente ucraino lo aveva accusato di vivere “nello spazio di disinformazione russa”, per aver sostenuto che il suo tasso di gradimento in Ucraina è del 4 per cento (quando secondo i sondaggi più recenti è al 57 per cento, ndr). “Un dittatore senza elezioni, Zelensky dovrebbe affrettarsi o si ritroverà senza un Paese”, ha scritto Trump su Truth dopo che ieri aveva iniziato a lamentare, sull’onda di quello che fa da tempo Vladimir Putin, l’assenza di elezioni in Ucraina dopo il termine del mandato di Zelensky (elezioni che non vengono organizzate a causa della legge marziale).

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di Angelica Orlandi - 19 Febbraio 2025