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“Trump non asseconda Putin, la strada per la pace è quella giusta”: Vance difende Donald e attacca i “critici” del web

Il conflitto in Ucraina

“Trump non asseconda Putin, la strada per la pace è quella giusta”: Vance difende Donald e attacca i “critici” del web

Esteri - di Gabriele Caramelli - 20 Febbraio 2025 alle 19:02

Il vicepresidente Usa Vance ha definito “spazzatura moralistica” le accuse di permissività che media e ambienti social hanno addossato a Donald Trump dopo l’avvio di una interlocuzione diplomatica con Vladimir Putin per la fine della guerra in Ucraina. Il vice Trump, in un post su Truth social, ha definito le accuse di collusione con la Russia una “moneta retorica” utilizzata dai globalisti “perché non hanno niente altro da dire”. “Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomentazioni – ha poi continuato Vance – primo: la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica. Secondo, né l’Europa, né l’amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria”. “Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l’anno scorso ed è vero oggi” ha poi aggiunto il vice di The Donald, convinto che per tre anni sono state ignorate le preoccupazioni di chi aveva ovviamente ragione.

Il vice-presidente americano ha il compito di aprire il Cpac, la conferenza annuale annuale dei conservatori americani a National Harbor, nel Maryland. All’incontro parteciperanno diversi leader internazionali di destra, tra cui il presidente argentino Javier Milei, il leader spagnolo di Vox Santiago Abascal e il fondatore di Reform Uk, Nigel Farage. Secondo l’agenda dell’evento, è previsto anche un intervento in video di Giorgia Meloni.

Vance smentisce le voci su Trump e Putin

Vance ha proseguito il proprio discorso sui social, affermando che il presidente americano “sta affrontando la realtà e questo vuol dire affrontare i fatti”. Successivamente, il vice-presidente ha sottolineato che “mentre la sicurezza dei nostri alleati dell’Europa occidentale ha beneficiato enormemente della generosità degli Stati Uniti”, alcune delle politiche interne adottate in materia di immigrazione e censura “risultano offensive per la maggior parte degli americani”. Al centro delle critiche ci sono anche le “politiche di difesa che presuppongono un’eccessiva dipendenza” dagli Stati uniti. Sul fronte bellico, poi, il vicepresidente americano ha evidenziato che “i russi hanno un enorme vantaggio numerico in termini di uomini e armi in Ucraina” aggiungendo che “tale vantaggio persisterà indipendentemente da ulteriori pacchetti di aiuti occidentali”.

Vance ha assicurato che gli Stati Uniti hanno una notevole influenza su entrambe le parti della guerra in Ucraina e che per mettere fine alle ostilità “è necessario parlare con le persone coinvolte dall suo inizio e nella sua prosecuzione”. “Il conflitto ha messo sotto pressione gli strumenti di statecraft americani, dalle scorte militari alle sanzioni”, ha ammesso il vicepresidente americano”. “Riteniamo che il protrarsi del conflitto sia negativo per la Russia, per l’Ucraina e per l’Europa – ha poi spiegato Vance –  Ma soprattutto, è un male per gli Stati Uniti” . “Alla luce di questi fatti, dobbiamo perseguire la pace, e dobbiamo farlo ora” ha ribadito il vice-presidente americano, ricordando che Trump si è candidato alle elezioni americane per questo motivo.

Vance: ” Grazie a Trump l’Europa è vicina alla pace per la prima volta in tre anni”

“Penso che ciò che rende il presidente Trump un negoziatore così efficace, e l’ho visto in privato, è che non toglie nulla dal tavolo”, ha spiegato J.D. Vance durante l’apertura del Cpac e aggiungendo che per il presidente americano “tutto è sul tavolo e naturalmente questo fa andare alcuni fuori di testa in America perché dicono ‘Perché parli con la Russia?’ Come si fa a porre fine alla guerra se non si parla con la Russia? Bisogna parlare con tutti coloro che sono coinvolti nei combattimenti”. Secondo Vance servirà uno statista intelligente per risolvere la guerra in Ucraina e grazie all’amministrazione americana ora l’Europa è sulla soglia della pace per la prima volta nell’arco di tre anni, oltre al fatto che Trump riconosce le difficoltà intrinseche del conflitto.

“Non possiamo ricostruire gli Stati Uniti d’America o l’Europa lasciando che milioni e milioni di immigrati clandestini non controllati entrino nel nostro Paese”, ha poi aggiunto il vicepresidente americano, accusando la Germania e il grande continente in generale di aver applicato delle restrizioni sulla libertà di parola. Il suo discorso si è poi collegato al sostegno dei partner europei, garantendo che gli Usa continueranno ad avere importanti alleanze con l’Europa purché si vada in una direzione comune sui valori condivisi  per la difesa della democrazia e nella libertà d’espressione perché questa è la strada che porta verso un’alleanza coesa.

L’amministrazione Trump e la liberazione degli ostaggi in Medio oriente

“Il nostro messaggio agli ostaggi è che il Presidente Trump vi ama, non ha dimenticato i vostri cari e lotterà ogni singolo giorno per riportarli a casa. Questo è esattamente ciò che ha fatto e che continuerà a fare”, ha annunciato J.D. Vance durante il suo intervento, ribadendo che gli Usa sono concentrati nel riportare a casa i prigionieri di Hamas. Il vice-presidente americano ha poi parlato dell’impegno preso da Trump nel Medio oriente con il suo inviato speciale Steve Witkoff, ammettendo che c’è ancora molto lavoro da fare per concludere il processo in corso e che nessun altro si è impegnato in questo senso prima dell’ultima amministrazione repubblicana.

Vance difende la mascolinità: un discorso che fa impazzire il woke

“Penso che la nostra cultura trasmetta ai giovani uomini il messaggio che dovrebbero reprimere ogni impulso maschile, dovrebbero cercare di mettere da parte la famiglia, dovrebbero cercare di reprimere ciò che li rende giovani uomini in primo luogo”, è stato un altro aspetto del suo discorso: ai giovani ha chiesto di non permettere alla “cultura corrotta” di trasmettere il messaggio che il genere maschile sia cattivo perché gli uomini amano scherzare, competere e bere una birra in compagnia con gli amici. Secondo lui i giovani amano Trump perché ama scherzare e non permette ai media di dirgli cosa deve fare, questo è quindi un buon esempio per i ragazzi americani.

 

 

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