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Manovre di pace
Trump: «Putin vuole fermarsi. Potremmo incontrarci molto presto»
Rubio in Arabia Saudita per i colloqui con la delegazione russa, senza Kiev: «Ma è una fase preliminare. Ucraina ed Europa saranno pienamente coinvolte nei negoziazioni reali»
Potrebbe arrivare «molto presto» un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. A lasciarlo intendere è stato lo stesso presidente Usa durante un incontro con la stampa in Florida che si è tenuto nelle scorse ore. «Stiamo procedendo. Stiamo cercando di arrivare a una pace con la Russia, l’Ucraina, e ci stiamo lavorando molto», ha detto Trump, dicendosi convinto che Putin «voglia fermare i combattimenti».
Trump: «Putin vuole fermarsi, potremmo incontrarci molto presto»
«Abbiamo parlato a lungo e intensamente», ha aggiunto, sottolineando che l’inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff «è stato con lui per circa tre ore e penso che Putin voglia fermare i combattimenti». Una convinzione che Trump ha ribadito più volte nelle sue risposte, spiegando di non credere che il presidente russo voglia conquistare tutta l’Ucraina. «È stata la mia domanda. Perché se volesse continuare, sarebbe un grande problema per noi, mi creerebbe un grande problema, semplicemente perché non si può permettere accada». «Penso voglia porvi fine. E vogliono farlo rapidamente, entrambi», ha detto ancora Trump, riferendosi anche al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
La delegazione Usa in Arabia Saudita per i colloqui con i russi
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Afp, stamattina il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha lasciato Israele alla volta dell’Arabia Saudita, per l’avvio delle prime interlocuzioni con la delegazione di Mosca. I colloqui, secondo quanto riferito dal quotidiano russo Kommersant che cita fonti informate, inizieranno domani. Oltre a Rubio, si prevede che partecipino il Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Walz e l’Inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff. Da parte russa invece si parla dei preparativi per una visita in Arabia da parte del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. La presenza di Kiev al tavolo non è prevista, anche se Sergiy Nykyforov, portavoce di Volodymyr Zelensky, ha annunciato che anche il presidente ucraino mercoledì sarà in Arabia Saudita.
Rubio: «Fase preliminare, Kiev ed Europa parteciperanno a pieno titolo ai negoziati reali»
Rubio nelle scorse ore ha rassicurato sul fatto che che i contatti diretti tra Washington e Mosca della scorsa settimana servivano a saggiare la reale disponibilità al dialogo della Russia e che gli incontri in Arabia Saudita sono parte di una fase preliminare. Manovre di avvicinamento che, ha chiarito nel corso di una intervista con Cbs News, non vanno lette come un segnale della volontà di Washington di escludere gli alleati europei, i quali, insieme all’Ucraina, prenderanno parte a pieno titolo alle «negoziazioni reali» qualora i colloqui progredissero.
Il documento inviato da Washington agli alleati europei
Intanto la stampa americana riferisce che gli Stati Uniti hanno consultato i loro alleati europei, chiedendo di fornire indicazioni sulle garanzie di sicurezza considerate accettabili nell’ambito di un accordo per la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Nei retroscena si fa riferimento a una comunicazione diplomatica inviata da Washington la scorsa settimana, in concomitanza con la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Nel documento, in sei punti, si chiede tra l’altro quali Paesi potrebbero vigilare sugli accordi, quali sarebbero pronti a schierare forze di pace in Ucraina e quale potrebbe essere la consistenza di una forza di interposizione a guida europea. «Di quale sostegno statunitense il vostro governo avrebbe bisogno per partecipare a questi accordi di sicurezza? In particolare, quali risorse a breve e lungo termine ritenete necessarie da parte degli Stati Uniti?», è una delle domande poste nel documento, che, secondo quanto ipotizzato, potrebbe essere discusso al vertice d’emergenza che si terrà oggi a Parigi.