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Tre anni di guerra
Ucraina, al G7 Trump chiede all’Europa di unirsi per la pace. “Meloni è una grande leader”
A tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina, oggi è stata la giornata di vertici internazionali ai massimi livelli per provare a venire a capo di una posizione comune sulla valutazione del conflitto e sulle possibilità di uscirne. A Bruxelles, una riunione Ue ha sancito il sostegno all’Ucraina e alla sua integrità territoriale e ha varato nuove sanzioni a carico della Russia. “Nessun accordo trovato senza l’Ue e senza l’Ucraina funzionerà”, ha ripetuto a Bruxelles l’Alta Rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, a margine del Consiglio Affari Esteri, convocato a tre anni esatti dall’inizio dell’invasione russa. Ma è dagli Usa che sono arrivate le novità più importanti. “La guerra in Ucraina potrebbe finire entro settimane”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando nello Studio Ovale con al fianco Emmanuel Macron, prima del loro bilaterale. “Vladimir Putin accetterà le truppe di pace europee in Ucraina”, ha assicurato Donald Trump.
G7, Meloni fa gli auguri a Trudeau, Trump aggiorna sulle trattative
Ucraina e negoziati al centro del G7 “virtuale”, il primo presieduto dal primo ministro canadese Justin Trudeau. In video-collegamento la premier Giorgia Meloni, dopo gli auguri di rito, avrebbe ribadito la posizione già espressa alla convention dei Conservatori a Washington. Lavorare insieme per una “pace giusta e duratura”. L’Italia continua a guardare, insieme ai partner del G7 e a quelli europei ed occidentali, all’obiettivo principale: mettere fine ad un conflitto che ha provocato negli ultimi tre anni un numero inaccettabile di morti e di distruzione. Solo nel contesto euro-atlantico trova fondamento la sicurezza europea. La riunione, a cui ha preso parte in apertura anche il Presidente ucraino Zelensky, ha permesso di ribadire il sostegno condiviso da tutti i partecipanti agli sforzi in corso per mettere fine ad un conflitto che ha provocato negli ultimi tre anni un numero inaccettabile di morti e di distruzione. Proprio grazie alla resistenza del popolo ucraino e al sostegno occidentale oggi è possibile parlare di un’ipotesi di accordo. L’obiettivo, che l’Italia sostiene e a cui lavora insieme ai partner del G7 e a quelli europei ed occidentali, è di raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina, che si basa sulla definizione di garanzie di sicurezza efficaci, necessarie a prevenire futuri conflitti, nella consapevolezza che è nel contesto euro-atlantico che trova fondamento la sicurezza europea.
Donald Trump, a fine giornata, ha fatto il punto: “Sono impegnato in colloqui seri con il Presidente russo Vladimir Putin in merito alla fine della guerra. I colloqui stanno procedendo molto bene!”, ha aggiunto Trump, riferendosi sempre a Putin In serata, dopo l’incontro con il presidente francese Macron, Trump ha detto che “l’Europa darà garanzie di sicurezza all’Ucraina”. “Potremmo pensare di inviare forze europee per mantenere la pace. Ci stiamo avvicinando a una soluzione e dovremmo essere in grado di raggiungere presto un accordo – ha aggiunto il tycoon – Siamo all’inizio di una soluzione. La mia missione e il mio mandato sono di porre fine a questa guerra abominevole”. E Zelensky? “Potrà venire alla casa Bianca questa settimana o la prossima”. Poi il tributo a Meloni.. “È una grande leader”, ha detto, sottolineando che l’Italia è un alleato “molto importante” per gli Stati Uniti. L’Italia “sta andando molto bene”, e con Giorgia Meloni ha “una leadership molto forte. Amo l’Italia: è un Paese molto importante, che ha una grande donna come leader”, ha aggiunto, sono state le parole esatte.
La dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri dei Sette Grandi
A margine della Conferenza di Monaco di Baviera sulla sicurezza, i Ministri degli Esteri del G7, ovvero Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, si sono riuniti, alla presenza dell’Alto Rappresentante dell’Unione europea, per discutere e confrontarsi sul protrarsi del conflitto in Ucraina e sui devastanti effetti che sta causando. I Ministri hanno rinnovato il comune impegno per contribuire a raggiungere una pace giusta e duratura, oltre che per costituire le basi per la sicurezza e la stabilità a lungo termine dell’Ucraina, anche grazie alle entrate derivanti dagli asset russi congelati. La dichiarazione congiunta, inoltre, evidenzia la possibilità di imporre nuove sanzioni alla Russia se non dovesse dimostrare di impegnarsi concretamente e in buona fede per costruire la pace in Ucraina. Nel corso del meeting dei Ministri degli Esteri del G7, si è anche discusso di questioni politiche e umanitarie in Medioriente, sottolineando l’impegno per l’attuazione del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, per il rilascio di tutti gli ostaggi e per l’espansione degli aiuti umanitari, in ottica di una pace duratura non solo a Gaza, ma anche in Libano e in Siria. A tale proposito, i membri del G7 hanno accolto favorevolmente gli esiti della Conferenza Internazionale sulla Siria, ribadendo il proprio impegno nei confronti del popolo siriano e il sostegno a un processo di transizione politica inclusiva. Parallelamente, i Ministri hanno condannato le azioni destabilizzanti dell’Iran e hanno espresso preoccupazione per il progredire dei programmi nucleari della Corea del Nord.