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Ucraina, la svolta di Zelensky: “Sono pronto a dimettermi per la pace, come mi ha chiesto Trump”

La possibile svolta

Ucraina, la svolta di Zelensky: “Sono pronto a dimettermi per la pace, come mi ha chiesto Trump”

Esteri - di Redazione - 23 Febbraio 2025 - AGGIORNATO ALLE 18:06

La possibile svolta sul fronte orientale arriva nel pomeriggio, senza preavviso. Volodymyr Zelensky va in conferenza stampa e annuncia potrebbe lasciare la presidenza in cambio della “pace in Ucraina o dell’ingresso” del Paese “nella Nato”. Parole che pesano, alla vigilia del terzo anniversario della guerra, che la Russia ha intenzione di festeggiare da vincitrice e l’Ucraina da aggredita. Il presidente ucraino, messo alle strette dai diktat di Putin, sembra aprire la porta a uno “scambio” tra la sua carica e una trattativa che garantisca davvero il suo popolo.

Zelensky e la pace possibile con le sue dimissioni

Alla domanda se sarebbe disposto a lasciare la presidenza, come sollecitato anche da Donald Trump, che ha chiesto nuove elezioni, in cambio della pace, Zelensky ha risposto: “Sì, sarei felice, se fosse per la pace in Ucraina”. E poi ha aggiunto: “Se serve che io lascio il mio posto, sono pronto a farlo, e posso farlo anche in cambio dell’adesione della Nato all’Ucraina”.

Per il leader ucraino Volodymyr Zelensky, l’incontro con i leader stranieri di domani – per il terzo anniversario dell’invasione russa – potrebbe essere un “punto di svolta”. Il presidente ucraino guarda all’Europa con fiducia. “Domani abbiamo un incontro importante, un vertice. Forse sarà un punto di svolta, vedremo. Ci saranno 13 leader offline. Ci saranno anche 24 leader online”, ha detto in conferenza stampa da Kiev. Poi Zelensky chiede a Donald Trump di “comprendere” la posizione dell’Ucraina e di fornire garanzie di sicurezza.  “Voglio che Trump capisca molto bene la nostra posizione, le garanzie di sicurezza da parte di Trump sono molto necessarie”.

La trattativa con gli Usa sulle terre rare

Progressi, invece, sono annunciati sulla trattativa per il risarcimento agli Usa attraverso lo sfruttamento americano delle terre rare. Le sue parole, arrivate in conferenza stampa da Kiev, confermano quanto anticipato nelle ore precedenti dall’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, che aveva detto di aspettarsi un accordo già in settimana. “Stiamo facendo progressi”, ha detto Zelensky. Puntualizzando allo stesso tempo che “non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini”, riferendosi alla richiesta di 500 miliardi di Trump, considerata eccessiva da Kiev. “Siamo pronti a condividere” le risorse, ha aggiunto il leader ucraino, che comunque si aspetta che prima Washington si assicuri che Vladimir Putin “ponga fine a questa guerra”. 

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di Redazione - 23 Febbraio 2025