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Ucraina, Ue in campo dopo la mediazione di Trump: “Kiev da tutelare”. Soldati europei e cinesi sui confini?

Ipotesi di pace

Ucraina, Ue in campo dopo la mediazione di Trump: “Kiev da tutelare”. Soldati europei e cinesi sui confini?

Esteri - di Robert Perdicchi - 13 Febbraio 2025 alle 08:51

“Putin vuole la pace, Zelensky vuole la pace. Ho parlato con entrambi, incontrerò Putin in Arabia Saudita”. Donald Trump stanotte ha fatto il punto al termine di una giornata cruciale nell’azione per porre fine alla guerra che Russia e Ucraina combattono da quasi 3 anni. Il presidente degli Stati Uniti ha avuto una lunga telefonata con il presidente russo, circa un’ora e mezza. Poi, il colloquio telefonico di un’ora con Zelensky e il bilancio.

Ucraina, Trump ottimista: i termini di un accordo

La strada, dice, è tracciata. “La pace è possibile, dice Trump, ma Kiev può scordarsi l’ingresso nella Nato”. Ma da cosa parte l’ipotesi di accordo? Il Corriere della Sera spiega che i dati dell’Institute for the Study of War con base a Washington la Russia occupa 120 mila chilometri quadrati in quattro oblast da sud a est dell’Ucraina: Cherson, Zaporizhzhia, Lugansk e Donetsk. Ovvero il 20% del territorio. Ma lo Zar pretende l’annessione completa delle regioni. Ovvero altri 131 mila chilometri quadrati. L’avanzata dello Zar ha ristagnato nel 2022, ha ripreso slancio l’anno dopo ed è stata accelerata nel 2024. Volodymyr Zelensky ha reagito con il blitz nella regione russa di Kursk. Dove Kiev rivendica il possesso di 1.300 km quadrati. Ma il calcolo comprenderebbe anche la zona dove finora si combatte. Secondo gli americani gli ucraini hanno conquistato 482 chilometri quadrati. Che in ogni caso Putin rivuole indietro e vuole la fine delle sanzioni alla Russia, otre all’impossibilità per l’Ucraina di entrare nella Nato, di fatto già concessa da Trump. Anche se intanto in sede di Alleanza Atlantica si pensa a una missione di pace Onu sul territorio con soldati europei e cinesi con 30 mila unità sul campo.

La posizione dell’Europa, parla Rutte

La telefonata Trump-Putin? “L’impressione è che sia stata un successo”, ha detto oggi il segretario generale della Nato, Mark Rutte, arrivando alla riunione ministeriale. “Vogliamo – sottolinea – tutti la pace in Ucraina. Ovviamente, dobbiamo assicurarci che l’Ucraina sia nella posizione migliore possibile. È fondamentale che quando si raggiunge un accordo di pace sia duraturo, che Putin sappia che non potrà più provare a conquistare un pezzo dell’Ucraina. Quindi questo deve essere parte di quei negoziati. E senza dubbio è anche nella mente del presidente Trump e del team americano. E oggi, nei prossimi giorni ci coordineremo attentamente tra gli alleati”.

La telefonata con Putin

La svolta, dopo le voci di contatti avvenuti nei giorni scorsi, è legata alla telefonata di ieri di Trump con il leader del Cremlino. “Abbiamo avuto una splendida telefonata, durata oltre un’ora. Dopo ho avuto un’ottima telefonata con Zelensky. Putin vuole la pace, Zelensky vuole la pace e io voglio la pace. Probabilmente sono morti 1,5 milioni di soldati in poco tempo, tanti giovani sono stati uccisi: tutto questo deve finire immediatamente. Penso di poter dire con grande fiducia che anche Putin vuole vedere la fine della guerra e di questa situazione orribile. Se io fossi stato presidente, non sarebbe mai iniziato tutto questo”, dice il presidente degli Stati Uniti rispondendo alle domande dei cronisti alla Casa Bianca. Trump delinea quindi le prossime tappe del processo. “A Monaco di Baviera – dove è in programma la Conferenza sulla sicurezza – ci saranno incontri, io e Putin ci incontreremo. Ci aspettiamo che lui venga qui, io vada lì. Probabilmente il primo vertice sarà in Arabia Saudita per porre fine a questa orribile guerra”. “Quando ci incontreremo? In un futuro non lontano, credo che l’Arabia Saudita sia un posto eccellente. Ci sarà un primo meeting e vedremo poi cosa si potrà fare per un secondo incontro. Putin vuole la pace ora, non la voleva quando Biden era presidente…”.

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di Robert Perdicchi - 13 Febbraio 2025