
Lite in aula
Urla e minacce alla Camera, si scontrano Amato (M5S) e il leghista Candiani: “Zitto!”. “Ma vai a c…” (video)
Dopo l’approvazione della legge per incentivare “i viaggi della memoria” sui luoghi dei massacri nazisti, alla Camera si è verificato un battibecco tra i deputati Gaetano Amato del Movimento 5 stelle e Stefano Candiani della Lega. La discussione è iniziata quando Amato ha sottolineato che “il vicepremier Salvini, qualche giorno fa, si disse contento di avere abbracciato Netanyahu e di essersi fatto una foto con lui. Questo fatto da Salvini non ci meraviglia, si è fatto la foto anche con Lucci, capo della tifoseria milanese indagato”, ha aggiunto, ricevendo gli applausi del Movimento 5 stelle. “Ma vai a ca*re! non si mescolano queste cose”, ha replicato impulsivamente il deputato leghista Candiani mentre in aula si sentivano già i primi “vocalizzi” che presagivano l’inizio della lite furibonda. E così è stato: il deputato pentastellato si è appellato prima all’intervento del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e poi senza attendere i provvedimenti ha iniziato a inveire verso i banchi della maggioranza urlando: “Io ho il diritto di dire quello che voglio! Stai zitto! Vieni a dirmelo fuori”. L’ultima frase pronunciata da Candiani assomigliava molto a una minaccia velata e in quel momento il vicepresidente della Camera non ha potuto far altro che provare a sedare gli animi, rivolgendosi direttamente al deputato dell’M5s e chiedendogli invano di calmarsi.
L’intervento di Mulè per sedare le urla di Amato
“Io ovviamente la sto ascoltando, ma proviamo a calmarci un attimo” ha chiesto ancora con voce serena il deputato di Forza Italia al furioso Gaetano Amato. “Lei sta argomentando su argomenti che nulla hanno a che vedere con la questione, dopodiché lei ha introdotto degli argomenti che nulla hanno a che vedere” ha aggiunto Mulè. “Sta facendo dei ragionamenti che io sto seguendo e non l’ho interrotta, ma ha introdotto degli elementi di cronaca che su questo provvedimento non c’entrano nulla: stiamo parlando dei campi nazisti”. Mulè ha provato a rassicurare l’esponente pentastellato, affermando che avrebbe riascoltato l’intervento di Stefano Candiani della Lega per un’eventuale segnalazione, ma neanche stavolta è riuscito ad ottenere la calma del suo interlocutore. “Non mi parli addosso perché non è un dibattito in tv, stiamo nell’aula della Camera” ha spiegato Mulè mentre Amato continuava ad interromperlo con le sue urla.
“Voi dovete avere rispetto!” ha poi concluso Mulè, visibilmente irritato dalle continue interruzioni provenienti dai banchi degli ex grillini. Gaetano Amato ha poi proseguito con il suo intervento, anche se c’è voluto del tempo per ristabilire l’ordine in aula. Il leghista Candiani , invece, dopo la sua prima replica sopra le righe è rimasto al proprio posto senza alimentare ulteriormente la discussione.