![Sanremo Conti Sanremo Conti](https://www.secoloditalia.it/files/2025/02/sanremo-liberato-860x358.jpg)
Il Festival "ritrovato"
Viva il Sanremo “liberato” che piace agli italiani. Carlo Conti dribla l’ennesimo trappolone
Sanremo liberato dal mainstream. Sanremo liberato dai pistolotti moralisti. Sanremo liberato dalla politica a tutti i costi. Sanremo liberato dalle professioni di fede antifascista. Il Festival 2025 con il suoi boom di ascolti già nelle prime due serate è una risposta ai gufi che parlavano di una kermesse allo sbando: senza Amadeus il diluvio…Invece è bastato ridere centralità alle cose che contano, alle canzoni e alle emozioni per catturare il pubblico di ogni fascia d’età. Con numeri da record. Come emerge dalla ricerca di Socialcom realizzata con la piattaforma Socialdata in esclusiva per l’Adnkronos, dopo la prima serata ammontavano a 1 milione i post pubblicati in Italia e nel mondo che citano il Festival, i presentatori, gli ospiti o i cantanti; e circa 120 milioni le interazioni sui social, tra click, commenti, like, visualizzazioni di video e altre forme di engagement. I numeri sono più che raddoppiati rispetto all’anno scorso, quando dopo la prima serata si registravano 400mila post.
Unirai: Sanremo liberato dai monologhi divisivi
“È bastato liberare il festival di Sanremo dai monologhi divisivi e dalle prediche del passato per farlo decollare e per farlo tornare a quello che è: il festival della canzone italiana. Un momento in cui tutti gli italiani possono riconoscersi, indipendentemente dalle fasce d’età, dalle aree geografiche, dal titolo di studio, dalle convinzioni politiche. Questa è la Rai che ci piace”. E’ l’osservazione del sindacato dei giornalisti Rai Unirai – Figec Cisal.
Langone: “Quanto di meno progressista”
Si registrano commenti in linea con il “Carlo Conti style”: è il caso dell’editorialista e scrittore Camillo Langone che commentando su X il look elegante di Gabbani scrive: “Francesco Gabbani Anni Cinquanta, tutto Modugno e brillantina, il mio vincitore con il sui inno fatalista e romantico: “Viva la vita così com’è”: quanto di meno progressista“. Evviva. Un apprezzamento a un cambio di passo anche nel modo di abbigliarsi che gli vale un commento sotto il post dal Foglio.it: “Finalmente un Sanremo reazionario”. Bisogna osservare che anche gli artisti meno paludati – per così- dire- da Fedez a Tony Effe ad Achille Lauro, si sono presentati con completi eleganti, raffinati, frac, doppiopetto impeccabili.
Conti dribla i trappoloni
Dunque viva il Sanremo liberato. Liberato oltre che dal maistream progressista dalle polemiche di giornata. Anche oggi in conferenza stampa hanno tentato di tendere un “trappolone” a Carlo Conti. Lo hanno tirato per la giacchetta sul caso Fedez. “Fedez non è indagato”, risponde in merito all’inchiesta ‘doppia curva’ e alle intercettazioni uscite sulla stampa tra il capo degli ultras del Milan, Luca Lucci e i due rapper Emis Killa e Fedez. “Faccio il direttore artistico, non sono un giudice. Mi occupo di canzoni”, aggiunge-. Sono un garantista – spiega ancora il direttore artistico – per quanto riguarda qualsiasi tipo di processo: è fondamentale la presunzione di innocenza. Se uno viene indagato – come è successo ad Emis Killa: che ha preso l’intelligentissima decisione di ritirarsi, perché non avrebbe vissuto serenamente il festival -, sono scelte personali. Io ho avuto dall’azienda l’incarico di scegliere le canzoni: brani rappresentativi del mondo musicale”. Il conduttore ha stoppato brillantemente chi vorrebbe ancora una volta parlare di polemiche e nn di musica.
Conti. “Non ho sentito Amadeus…”
E l’ufficio stampa Rai ha aggiunto sul punto: “Nessun obbligo a presentarsi in conferenza stampa. Abbiamo dato a tutti la possibilità di organizzare degli spazi di incontro con i giornalisti e gli artisti sono liberi di decidere”: è la nota rivolta a chi ha chiesto conto della nono presenza di Fedez in conferenza stampa. Ci sono poi i cultori degli antagonismi con Amadeus. Ma ancora un volta cadono male. Tra ieri e oggi “non ho sentito Amadeus. Credo che lasci passare questo ciclone. Ancora non mi ha messaggiato e anche io non ho avuto tempo di messaggiare con nessuno”. Così risponde Conti a chi gli chiedeva se avesse commentato i dati d’ascolto con l’ex direttore artistico. E sottolinea: “Secondo me non è Conti che batte Amadeus. Semplicemente è il festival di Sanremo che è in piena salute, sta andando bene. Ho cercato di farlo nel mio modo e il pubblico italiano lo ha apprezzato”. Conti racconta poi del messaggio di Fiorello dopo la prima serata del festival: “Mi ha fatto ridere perché mi ha mandato un messaggio alle 5.30 tutto spettinato che aveva finito di vedere il festival a quell’ora perché lui ha orari particolari. Sono degli amici”.