
Guerra in Ucraina
Zelensky volerà in Arabia Saudita per nuovi accordi. Ma non andrà a Riad: “Senza di noi negoziato inutile”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà in Arabia Saudita mercoledì insieme alla first lady Olena Zelenska, secondo quanto riportato dal suo portavoce Sergiy Nykyforov alla agenzia Afp. La notizia è arrivata dopo le informazioni diffuse dal Kyiv Independent, secondo cui le delegazioni ucraine e saudite si sono già incontrate per dialogare sull’aumento degli investimenti e della collaborazione bilaterale, proprio in vista del viaggio di Zelensky nella monarchia del Golfo.
La vice premier e ministro dell’Economia ucraino, Yulia Svyrydenko, ha preannunciato la firma di accordi economici con vari Paesi della regione ed è sicura che esistano “prospettive per un coinvolgimento ancor più attivo negli investimenti da parte dei Paesi del Medio oriente”. Già alla conferenza di Monaco, Zelensky aveva rivelato di voler andare in Arabia Saudita e in Turchia, specificando di non avere incontri programmati con le delegazioni russe e americane. Infatti, la presidenza turca ha informato che domani il premier ucraino il leader turco, Recep Tayyip Erdogan.
I rapporti con il Medio oriente si infittiscono, tanto che il premier ucraino durante una visita ad Abu Dhabi ha spiegato di aver discusso con gli Emirati Arabi Uniti una mediazione per lo scambio di prigionieri con la Russia. In un messaggio su Telegram, Zelensky ha sottolineato che “La mediazione degli Emirati ha salvato molte vite. Siamo grati per questa importante cooperazione e oggi abbiamo discusso di come possiamo continuarla”.
Zelensky in Arabia Saudita: una visita organizzata da tempo
Secondo il portavoce di Zelensky, la visita in Arabia Saudita era già programmata da tempo ma il presidente ucraino ha tenuto a riaffermare che domani non sarà a Riad per i colloqui tra funzionari russi e ucraini. “L’Ucraina non parteciperà, non ne sapevamo nulla – ha affermato – percepiamo qualsiasi negoziato sull’Ucraina come un negoziato senza risultati se non c’è anche Kiev”. “Senza di noi, non possiamo riconoscere alcun accordo su di noi “, ha poi ribadito. Il premier ucraino ha poi fatto sapere che la sua presenza a Riad non è dovuta ai colloqui tra Stati Uniti e Russia e che chiederà notizie sui negoziati al principe Mohammed bin Salman “solo per interesse”.
Intanto, il segretario di Stato americano Marco Rubio è già partito alla volta dell’Arabia Saudita, dopo aver affermato che i colloqui tra Washington e Mosca della scorsa settimana gli incontri in Arabia Saudita sono parte di una fase introduttiva agli accordi per la pace. Rubio ha poi garantito che le operazioni di avvicinamento non vanno viste come un esclusione degli alleati europei dalle trattative e che questi prenderanno parte alle “negoziazioni reali” assieme all’Ucraina se dovessero arrivare nuovi risultati.
L’Ucraina vuole “sicurezze concrete”
L’Ucraina vuole sicurezze concrete, secondo quanto riferito dal presidente Zelensky durante una conferenza stampa ad Abu Dhabi, a proposito dei colloqui che ci saranno tra Usa e Russia domani a Riad. “Vogliamo garanzie di sicurezza non sulla carta, ma sul terreno, in mare, nel cielo, difese aeree, aerei e navi – ha specificato il premier ucraino -. Se non abbiamo la Nato, allora, come ho detto, in senso figurato, la Nato dovrebbe essere costruita in Ucraina”. Successivamente, Zelensky ha chiesto nuovamente che “un milione di uomini”, proveniente da un esercito europeo, venga dispiegato nel suo Paese.
Inoltre il presidente ucraino ha stabilito di essere favorevole a un accordo che garantisca agli Usa di accedere alle terre rare dell’Ucraina, a patto che Washington fornisca garanzie di sicurezza a Kiev come contropartita e aggiungendo che “la domanda non è cosa può dare l’Ucraina, ma cosa può ottenere l’Ucraina” durante la conferenza stampa ad Abu Dhabi. In precedenza, Zelensky ha rivelato di non aver dato il proprio consenso alla prima bozza sull’accordo per l’accesso ai depositi minerari in cambio dei prossimi aiuti militari da parte di Washington, ma ora sembra aver cambiato idea. In sostanza il leader ucraino si aspetta “un piano più dettagliato” dagli Usa, ma si è detto comunque interessato a un’intesa perché è curioso di sapere “cosa stanno dando esattamente gli Usa in termini di garanzie di sicurezza”.