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Agricoltura, sostenibilità e identità europea: Lollobrigida presenta “Agricoltura È”

Un villaggio aperto a tutti nel cuore di Roma, dal 24 al 26 marzo, per raccontare il volto autentico dell’agricoltura e ricordare che è tra i pilastri dell'Europa

Politica - di Alice Carrazza - 18 Marzo 2025 alle 15:33

Il futuro dell’agricoltura passa per la sostenibilità, l’innovazione e la riscoperta delle radici europee. Questo il messaggio lanciato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante la conferenza stampa di presentazione di Agricoltura È, il grande villaggio esperienziale che animerà piazza della Repubblica dal 24 al 26 marzo. «L’agricoltura è il pilastro della nostra Nazione. L’Italia è un punto di riferimento per la qualità, un’eccellenza da offrire al mondo. Ed è proprio questo che vogliamo mostrarla al mondo», ha esordito il titolare del dicastero. Un evento che non è solo celebrazione del settore primario, ma anche un richiamo alla centralità dell’agricoltura nella costruzione dell’identità europea, in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma.

Lollobrigida: “I protagonisti dell’evento saranno gli studenti”

Al fianco del ministro, nella sala Cavour del Masaf, il capo di Gabinetto Raffaele Borriello e il sottosegretario Patrizio La Pietra. Una platea attenta ha ascoltato il programma dell’iniziativa, che porterà nel cuore della Capitale università, imprese, associazioni e oltre 3.000 studenti provenienti dagli istituti tecnici e agrari di tutta Italia, grazie alla collaborazione con Ferrovie dello Stato. Su un’area di oltre 3.000 metri quadrati. Alla tre giorni parteciperanno, tra gli altri, il vicepresidente della commissione Ue, Raffaele Fitto, e il commissario per l’Agricoltura e l’alimentazione, Christophe Hansen. Sul fronte nazionale, saranno presenti il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, e le più alte cariche istituzionali, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

«Dobbiamo rendere l’agricoltura sempre più centrale, non solo perché è settore primario per definizione, ma anche per il vasto ecosistema di attività connesse che rischiano di perdere attrattività per le giovani generazioni. È, invece, proprio per loro che costruiamo questo tipo di percorso», ha affermato il ministro con il chiaro obiettivo di investire nel domani. Lollobrigida ha poi dato alla presentazione un respiro che va oltre la dimensione nazionale.

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«Con lo sguardo rivolto al consesso europeo, l’Europa deve tornare ad essere soggetto politico forte». I Trattati di Roma, firmati il 25 marzo 1957 furono la base di un progetto che oggi deve essere rilanciato. «L’agricoltura ne è stata sempre un pilastro, perché garantisce produzione di cibo, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente», ha dichiarato il ministro, ricordando il ruolo storico degli agricoltori come «custodi del territorio, che preservavano le aree interne dall’abbandono».

«L’Agricoltura è indispensabile. Ora è il momento di riportarla al centro anche in Europa, rendendola strumento di sviluppo e non di vincolo burocratico», queste le parole del ministro, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza della Politica agricola comune (Pac) nel processo di integrazione europea.

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La fine dell’era Timmermans e delle follie green

La transizione del settore agricolo verso un modello più efficiente ed economicamente sostenibile è una delle sfide principali per il Masaf. «Dobbiamo rendere le risorse dedicate all’agricoltura immediatamente disponibili, senza intoppi. È finita l’era Timmermans, ora siamo davanti a una svolta. L’Europa deve smettere di criminalizzare i propri prodotti e tornare ad essere credibile agli occhi dei cittadini», ha affermato con fermezza il ministro.

Un cambiamento che, secondo Lollobrigida, deve passare attraverso un’Europa meno ostaggio di «regole imposte da chi ci ha tenuti in scacco per anni» e più attenta alle sue tradizioni e identità. «Abbiamo storia, tradizione e capacità uniche. Valori che si sono trasformati in modelli istituzionali, come quello democratico. Ma il modello istituzionale non si esporta con le armi si esporta con l’esempio. Un’economia solida è un modello che si emula, non che si impone. Ed è per questo che vogliamo un’Europa forte capace di raccogliere le sfide».

Un monito che troverà eco anche nell’evento della prossima settimana, dove interverranno figure di primo piano nel dibattito europeo, protagonisti della battaglia contro le derive del Green Deal.

Verso Bruxelles: “Su questi temi serve unità”

«Domani sarò a Bruxelles per incontrare parlamentari anche di altre fazioni politiche, perché su questo tema serve unità», ha annunciato Lollobrigida, ribadendo l’importanza di un’agricoltura competitiva per una sovranità alimentare autentica e non dipendente dalle fluttuazioni dei mercati globali.

Dalla biodiversità alla sicurezza energetica: il cuore di “Agricoltura È”

È stato poi Borriello a spiegare che il villaggio sull’agricoltura allestito a piazza della Repubblica «vuole imitare il sistema Italia che si confronta e che si riunisce per parlare delle sue diverse dimensioni. Per questo Agricoltura È. Dalla dimensione produttiva a quella sociale. Da quella ambientale a quella della sicurezza alimentare, con la partecipazione di tutte le forze dell’ordine».

L’appuntamento «sarà l’occasione per vedere come la biodiversità sia un punto essenziale dell’agricoltura», ha chiarito il capo di Gabinetto, sottolineando come il villaggio sarà un’esposizione dinamica del ruolo cruciale che il settore agricolo gioca nella sostenibilità energetica, «con istallazioni come quelle realizzate da Terna o da Eni», e nella valorizzazione dei territori. «Avremo anche una rappresentazione dei progetti agricoli che riguardano il Piano Mattei».

Un’opportunità anche per presentare progetti innovativi, dalle istallazioni sulla sicurezza sul lavoro, «che resta una priorità», e per mostrare come l’agricoltura possa diventare strumento di inclusione sociale, «dal recupero delle donne vittime di violenza al sostegno ai ragazzi problematici».

Il villaggio sarà anche un palcoscenico per la ricerca scientifica e per la cultura, con la presenza di diversi atenei italiani, e un’occasione per riscoprire il legame tra agricoltura e sicurezza alimentare, un tema oggi più che mai al centro del dibattito europeo. L’appuntamento con Agricoltura È si preannuncia, dunque, non solo come una vetrina del mondo agricolo italiano, ma come un evento con un messaggio politico nitido: senza agricoltura non c’è sicurezza, non c’è sviluppo e, soprattutto, non c’è Europa.

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di Alice Carrazza - 18 Marzo 2025