
Difesa infelice e assurda
Alan Friedman al delirio: “La Orefici ha provocato, Prodi un vecchio nonno che ha subito un agguato” (video)
Siamo addirittura al capovolgimento dei termini del "fattaccio" occorso alla giornalista tirata per i capelli. Lei sarebbe la "cattiva" provocatrice, perché la trasmissione di Porro "è vicina a Palazzo Chigi", sottolinea il giornalista americano. Mentre l'ex premier sarebbe il "vecchio nonno" a cui tutto è concesso
“Conosco bene Prodi, anche a me una volta prese la guancia, non lo trovo offensivo. La giornalista di Nicola Porro ha fatto una specie di agguato nei confronti di Prodi, ovviamente è una provocazione”. Alan Friedman aggiunge il teatro dell’assurdo nella fantasmagorica multiforme difesa del gesto irricevibile del professore ed ex primo ministro. Nel corso dell'”Aria che tira” su la 7 lo scrittore e giornalista americano avanza un’idea francamente assurda. “Agguato”, “provocazione”? Una ricostruzione che ha lasciato basito anche Parenzo. Insomma, la colpa del fattaccio per lui è della Orefici…
Acrobazia incredibile di Alan Friedman per difendere Prodi
Friedman ha fatto un’acrobazia ancora più spericolata dell’ampio parterre che nei giorni scorsi sui giornali e durante i talk show hanno sfoderato tutto il loro vocabolario assolutorio sul gesto di Prodi verso Lavinia Orefici. Dal “paternalismo da anziano professore” all’ “atteggiamento affettuoso”, francamente mancava questo “colpo di teatro” con cui il giornalista ha ribaltato la ricostruzione – è le immagini molto chiare- puntando il dito sulla Orefici. Di qui la giustificazione della reazione di Prodi. “Conoscendo bene Prodi devo dire che lui si comporta un po’ così, con questo comportamento che io riconosco come quello di un ‘buon nonno’...In studio si genera un po’ di caos, ma Friedman non indietreggia e rilancia. La Orefici in qualche modo se l’è cercata. E’ lei la “cattiva” che avrebbe teso un trappolone.
Per Alan Friedman la Orefici ha provocato Prodi
Spiega Friedman che nel caso di Prodi devono essere considerati tre elementi. Il primo è un suo pregiudizio:”La giornalista di Nicola Porro, che spesso è molto vicino a Palazzo Chigi, ha fatto una specie di agguato, una trappola”. Neanche una parola di solidarietà per la giornalista esce di bocca al politologo che rincara la dose giudicando inopportuna la domanda di Orefici: :”Se tu vai da Romano Prodi e leggi fuori contesto una frase che dice: ‘Tutta la proprietà privata deve essere abolita’, e poi aggiungi: ‘Allora è questa la sua linea?’, è ovviamente una provocazione. Legittima, perché i giornalisti possono farlo. Ma non puoi aspettarti che…”. Insomma, poco ci mancava che desse alla Orefici della “sicaria di regime” come ha fatto Massimo Giannini. Segnaliamo che sul tema specifico della domanda posta a Prodi di tutt’altro tenore è stato il giudizio sere fa di Paolo Mieli, che certo di giornalimo se ne intende anche lui: “La domanda era azzeccatissima in mezzo a tante fesserie- disse lo storico- . Trovi tante domande compiacenti e poi arriva qualcuno che ti fa una domanda che ti mette in imbarazzo e quello è il momento della verità.”