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Adozioni ai single: la Consulta si esprime

Minori: diritti e doveri

Altra sentenza choc, la Consulta apre alle adozioni dei minori stranieri per i single: “Incostituzionale escluderli”. Ma è davvero una svolta?

Svolta della Corte Costituzionale? L'interrogativo che ne consegue è se e quanto questa sentenza rappresenta davvero un cambio di passo in avanti, piuttosto che l'implicazione di un rischio di stravolgimento dei valori etici

Politica - di Redazione - 21 Marzo 2025 alle 16:42

Secondo la Corte Costituzionale le persone singole possono adottare minori stranieri in situazione di abbandono. La sentenza rivoluziona il mondo delle adozioni, comprensivo di aspettative, speranze, ambizioni e delusioni connesse- Sì, perché mentre c’è chi parla di “svolta”, c’è anche chi solleva il dubbio di uno stravolgimento che potrebbe non risultare funzionale all’armonioso sviluppo di un minore in crescita. Ma procediamo con ordine.

La Consulta apre all’adozioni per i single

Rimuovendo, anzi sradicando letteralmente, un paletto fissato da tempo, la Corte Costituzionale apre alle persone singole che possono adottare minori stranieri in situazione di abbandono. È quanto si legge nella sentenza numero 33, depositata oggi, 21 marzo, con cui la Consulta ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 29-bis, comma 1, della legge numero 184 del 1983, nella parte in cui non include le persone singole fra coloro che possono adottare un minore straniero residente all’estero.

La sentenza rivoluziona il mondo delle adozioni

La Corte, chiamata a pronunciarsi sulla disciplina dell’adozione internazionale che non include le persone singole fra coloro che possono adottare, ha affermato che tale esclusione si pone in contrasto con gli articoli 2 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La disciplina dichiarata illegittima a detta della Consulta comprimeva, infatti, in modo sproporzionato, l’interesse dell’aspirante genitore a rendersi disponibile rispetto a un istituto, qual è l’adozione, ispirato a un principio di solidarietà sociale a tutela del minore.

La Corte Costituzionale mette in discussione  il divieto assoluto stabilito dalla legge 184 del 1983

Secondo la Corte, l’interesse a divenire genitori, pur non attribuendo una pretesa a adottare, rientra nella libertà di autodeterminazione della persona e va tenuto in considerazione, insieme ai molteplici e primari interessi del minore, nel giudizio sulla non irragionevolezza e non sproporzione delle scelte operate dal legislatore. La Corte ha, dunque, rilevato che le persone singole sono in astratto idonee ad assicurare al minore in stato di abbandono un ambiente stabile e armonioso, fermo restando che spetta poi al giudice accertare in concreto l’idoneità affettiva dell’aspirante genitore e la sua capacità di educare, istruire e mantenere il minore. Tale accertamento può tenere conto anche della rete familiare di riferimento dell’aspirante genitore.

Sul diritto all’accoglienza familiare di un minore

Pertanto, evidenziate le garanzie poste a tutela del minore, la Corte ha altresì osservato che, nell’attuale contesto giuridico-sociale caratterizzato da una significativa riduzione delle domande di adozione, il divieto assoluto imposto alle persone singole rischia di «riflettersi negativamente sulla stessa effettività del diritto del minore a essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso».

Adozioni ai single, la Consulta apre: rischio di stravolgimento dei valori familiari?

Dunque, stante un rapido recap, la recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale l’esclusione delle persone singole dall’adozione internazionale, rappresenta un significativo cambiamento nel panorama legislativo italiano. La Consulta ha stabilito che il divieto assoluto, previsto dalla legge 184 del 1983, rischia di compromettere il diritto del minore ad essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso.

Tra interrogativi etici e norme

Inutile negare, però, che questa decisione solleva interrogativi sulla tenuta dei valori tradizionali che hanno finora guidato l’istituto dell’adozione nel nostro Paese. La famiglia, intesa come unione stabile tra un uomo e una donna, è stata storicamente considerata il contesto ideale per la crescita e lo sviluppo armonico di un bambino. Dunque, l’apertura alle adozioni da parte dei single potrebbe rappresentare una deroga a questo principio fondamentale.

Ma l’apertura alle adozioni per i single non sarà automatica

È importante sottolineare che la Corte ha evidenziato come le persone singole possano, in astratto, garantire un ambiente stabile e armonioso per un minore in stato di abbandono. Tuttavia, spetterà al giudice valutare concretamente l’idoneità affettiva dell’aspirante genitore e la sua capacità di educare. Come anche istruire e mantenere il minore. Questo implica che l’apertura alle adozioni per i single non sarà automatica, ma soggetta a rigorosi controlli e valutazioni caso per caso.

Spetterà al giudice valutare l’idoneità affettiva dell’aspirante genitore e la sua capacità di educare

È inoltre fondamentale considerare l’interesse superiore del minore, che deve rimanere al centro di ogni decisione in materia di adozione. La possibilità di essere accolto in una famiglia tradizionale, composta da una madre e un padre, offre al bambino modelli di riferimento complementari e una rete di supporto più ampia. Pertanto, pur riconoscendo l’importanza di garantire a ogni minore un ambiente familiare, è essenziale che le istituzioni preposte valutino con estrema attenzione le candidature dei single, assicurandosi che queste rispondano pienamente alle esigenze e al benessere del bambino.

In conclusione, la sentenza della Corte Costituzionale apre una nuova fase nel dibattito sulle adozioni in Italia. Sarà compito del legislatore e delle autorità competenti garantire che questa apertura non comprometta i valori fondamentali della nostra società e che ogni decisione presa sia sempre orientata al miglior interesse del minore.

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di Redazione - 21 Marzo 2025