
Gli incontri del Cis
Angelo Mancia, a 45 anni dalla morte, appuntamento di Realtà Nuova e del Cis
A 45 anni da quella fredda mattina di marzo in cui veniva barbaramente trucidato Angelo Mancia, il Centro Iniziative Sociali e Realtà Nuova lo ricorderanno in un appuntamento speciale, in programma martedì 11 marzo ale ore 18 presso la sala convegni del Cis in via Etruria 79.
La figura di Angelo Mancia si staglia indelebile nella memoria dei militanti della destra italiana: segretario della sezione Talenti Msi-Dn e dipendente del Secolo d’Italia, partecipò attivamente anche alla costituzione del Cis.
Realtà Nuova e il Cis vogliono ricordarlo con la testimonianza di Giuseppe Valentino, Presidente della Fondazione Alleanza nazionale, Domenico Gramazio, già senatore del Pdl. Con loro l’ex sindaco di Sacrofano ed ex consigliere regionale Tommaso Luzzi e l’editorialista di Libero, già ministro della Salute e governatore del Lazio, Francesco Storace. Sarà presente Francesca Mancia.
Angelo Mancia, delitto senza colpevoli
Angelo Mancia aveva appena 27 anni quando fu assassinato il 12 marzo del 1980 sotto casa sua, proprio mentre usciva per andare al lavoro a via Milano, allora sede del giornale organo del Msi. Era la fine degli anni piombo, e probabilmente fu il periodo peggiore di quella stagione di odio e di terrorismo. Un clima infame e di odio cieco e avvelenato contro la destra e i suoi esponenti. Basti pensare che la notte prima dell’assassinio di Angelo era stato ucciso un giovane, un cuoco, solo perché scambiato per il segretario della sezione Flaminio del Msi.
Poche ore dopo l’agguato, alle 11.05, arrivò al quotidiano ‘La Repubblica’ una telefonata di rivendicazione: “Qui compagni organizzati in Volante Rossa abbiamo ucciso noi il boia Mancia. Siamo scesi da un pulmino posteggiato lì davanti”. Per quel delitto, a distanza di 45 anni, nessuno ha mai pagato.