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"L'Aria che tira"
“Apprezzo la prudenza di Giorgia Meloni”: persino il prof “rosso” D’Orsi smentisce la sinistra (video)
“Apprezzo la prudenza di Giorgia Meloni“. Persino il prof “rosso” viene convinto dalla linea diplomatica del premier tenuta in queste ultimi giorni, esposta ed apprezzata al vertice di Londra. E’ Angelo D’Orsi, docente e scrittore di sinistra, a stupire conduttore ed ospiti – tra cui la dem Debora Serracchiani-. Era in studio da Parenzo a “L’Aria che tira” dove si discuteva delle parole del premier subito dopo l’incontro burrascoso tra Trump e Zelensky allo studio Ovale della Casa Bianca. Parole di dispiacere per Zelensky ma anche di saggezza, invitando a non cadere nel tranello delle opposte tifoserie. E soprattutto esortando all’unità dell’Occidente alla quale – ha detto- dedicherà ogni energia-. Il faccia a faccia turbolento a Washington vien mandato più volte nel corso della puntata del 3 marzo su La7. D’Orsi per una volta non si ritrova sulla narrazione della sinistra, che ha usato parle enormi contro Trump e la sua presidenza Usa. Il professore – sempre aspro nei confronti della premier e del governo, oggi esprime un giudizio equilibrato. Ed è apprezzabile perché è un equilibrio che manca del tutto in studio alla dem Serracchiani che afferma stizzosamente che Meloni “si finge morta” in questo contesto internazionale complicato. Stendiamo un velo pietoso.
D’Orsi e l’apprezzamento per Meloni
“Qui mi sembra che la follia avanzi- dice D’Orsi- . Per una volta apprezzo la prudenza di Giorgia Meloni. Qui stiamo giocando col fuoco. Lo scandalo delle parole di Trump durante l’incontro di venerdì non lo leggo come lo leggete voi. Trump ha avuto una posizione molto chiara. Al di là dei toni e dell’assenza di etichetta che tutti riconoscono, lui ha detto: non mi schiero con l’Ucraina, mi schiero per la pace. Voglio avere un ruolo di interposizione tra voi e loro. Se continuate a contrapporvi e demonizzare la Russia in realtà non si arriva da nessuna parte. Un ewlogio che non ti aspetti e che va in controtendenza rispetto alla linea della sinistra e delle opposizioni.
E del resto il senno e l’equilibrio del premier sono stati sottolineati dai più. Altri leader europei domenica sono usciti allo scoperto, riconoscendo ciò che era ovvio: qualunque cosa si pensi di Donald Trump e del modo in cui ha discusso con Volodymyr Zelensky, né l’Europa né l’Ucraina possono fare a meno lui. A Londra si è registrata una salutare presa d’atto della situazione e della necessità di coinvolgere gli Stati Uniti. L’apprezzamento della linea rappresentata dal premier Meloni – tenere unite le due sponde dell’Atlantico- arriva anche da Massimo Cacciari. In un’intervista sulla Stampa oggi in edicola ha espresso le sue posizioni sull’Europa, la Russia, l’Ucraina. E poi ha punto la sinistra proprio sul ruolo di Meloni:
Anche Cacciari “spera” in Meloni
Alla domanda se il premier possa essere una figura capace di mediazione tra Ue e Stati Uniti, Cacciari risponde: “Beh, se ha così buoni rapporti con Trump potrebbe anche contribuire ad abbassare i toni; così come potrebbe neutralizzare la retorica bellicista di chi vuole partire e fare la guerra insieme all’Ucraina. Quindi speriamo che possa avere questo ruolo.Perché a leggere certi giornali anche di centrosinistra sembra che ci si auguri che la guerra continui, che l’accordo non ci sia, e che Meloni non conti nulla. Ma perché? Qui ci sono morti ammazzati ogni giorno… Dobbiamo fare tutto per evitare inutili massacri e allora se Giorgia Meloni può avere un ruolo, perché no?”.