
L'offensiva web
Attacco hacker a X: Musk accusa gli ucraini ma il Dark Storm Team “pro Pal” rivendica il gesto
Un massiccio attacco informatico ha colpito X, la piattaforma del doge trumpiano, generando blackout globali e alimentando sospetti su una matrice orchestrata da un grande gruppo o da un intero Stato. Il tycoon punta il dito su Kiev, mentre emergono dettagli su un gruppo filo-palestinese
Una giornata di blackout per X, messo fuori gioco da un massiccio attacco informatico che ha reso la piattaforma inaccessibile a intermittenza per ore. Elon Musk, “doge” del social, ha puntato il dito contro un’origine geografica ben precisa: «Non siamo sicuri di cosa sia successo esattamente, ma l’attacco proveniva da indirizzi Ip nell’area dell’Ucraina». Lo ha dichiarato in un’intervista a Fox Business, lasciando intendere che dietro il cyberassalto potrebbe esserci qualcosa di più di un semplice gruppo di hacker.
Attacco hacker senza precedenti a X: Musk accusa Ip ucraini
Gli utenti si sono trovati di fronte a un social a singhiozzo: il primo down si è verificato ieri alle 10:30 ora italiana, con una paralisi di circa un’ora. Poi, il secondo stop intorno alle 13:30. A seguire, nuove interruzioni alle 15:00 e alle 18:00. Un andamento che ha scatenato un’ondata di segnalazioni su Downdetector, con proprio l’hashtag #XDown in vetta ai trend.
Il blocco ha colpito indistintamente utenti di tutto il mondo: dagli Stati Uniti all’Europa, dal Medio Oriente fino all’Asia. Per ore, X è stato piattaforma fantasma: impossibile accedere, aggiornare il feed o effettuare ricerche. «Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. O è coinvolto un grande gruppo organizzato e/o un Paese. Stiamo monitorando», scriveva Musk sul suo profilo.
Dark Storm Team: la firma del gruppo filo-palestinese
A rivendicare l’attacco è stato però il Dark Storm Team, collettivo di hacker emerso nel 2023 con un’agenda dichiaratamente filo-palestinese. Secondo Newsweek, il gruppo ha pubblicato su Telegram un post in cui si attribuisce la responsabilità dell’assalto a X, elencando i paesi coinvolti: tra questi, Italia, Germania, Francia, Israele e persino l’Iran. Una strategia mirata, coerente con le precedenti dichiarazioni del gruppo, che solo un mese fa aveva annunciato un’ondata di attacchi informatici anche contro siti governativi dei paesi della Nato e delle nazioni che sostengono Israele.
Secondo Orange Cyberdefense, Dark Storm Team si distingue per la sofisticazione delle sue tecniche, capaci di violare sistemi ad alta sicurezza. Se confermata, la loro responsabilità segnerebbe un’escalation negli attacchi DDoS contro le grandi piattaforme digitali, trasformando l’ex Twitter in un campo di battaglia.
Musk e Kiev ai ferri corti
Non sorprende che la tensione tra Kiev e il patron di X stia aumentando. Dopo le polemiche sui satelliti che coprono il fronte ucraino, Musk aveva cercato di rassicurare: «Per essere estremamente chiari, non importa quanto io non sia d’accordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali. Non faremo mai una cosa del genere né la useremmo come merce di scambio».
Ora, però, il sospetto lanciato alimenta nuove polemiche. Gli esperti di sicurezza informatica avvertono comunque che il tracciamento di un Ip non costituisce una prova definitiva: hacker esperti operano attraverso reti di proxy, Vpn e sofisticate tecniche di offuscamento, rendendo arduo risalire ai veri responsabili.
Alta tensione prima del vertice di Gedda
La vicenda si intreccia poi con il contesto più ampio delle trattative per l’accordo di pace. Forse non è un caso che X venga colpita alla vigilia del vertice di Gedda, in Arabia Saudita, dove si sta tenendo un incontro diplomatico definito «cruciale» tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, e neanche che nella notte sia stato lanciato un attacco con 337 droni contro Mosca.
In ogni caso, l’inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha cercato di calmare le acque in diretta su Fox News, smentendo le ipotesi del disimpegno americano per ciò che riguarda la condivisione di intelligence con Kiev.