
Centinaia di dispersi
Bangkok, la sequenza del grattacielo che si sgretola durante il terremoto (video)
Sono almeno tre gli operai rimasti uccisi nel crollo di un grattacielo in costruzione di 30 piani a Bangkok a causa del forte terremoto di che ha colpito Thailandia e Myanmar. Lo ha confermato il vice premier Phumtham Wechayachai, aggiungendo che 81 persone sono intrappolate tra le macerie dopo il crollo dell’edificio.
La sequenza del crollo è stata ripresa da numerosi video finiti rapidamente in Rete e sui social. In un altro filmato, sempre relativo alla capitale tailandese, l’acqua di una piscina a sfioro cade da un grattacielo di Bangkok durante il terremoto che ha colpito la zona.
Il primo ministro thailandese Paetongtarn Shinawatra ha dichiarato lo stato di emergenza a Bangkok, dove alcuni trasporti pubblici sono stati sospesi, intasando ulteriormente il famigerato traffico della città. Gli aeroporti funzionano normalmente. Il terremoto è stato avvertito in tutta la regione, con Cina, Cambogia, Bangladesh e India che hanno segnalato scosse.
L’epicentro del terremoto, secondo l’istituto geosismico Usa, è localizzato vicino a Saigang, dove passa una faglia sismica che taglia a metà il Paese lungo una direttrice nord-sud, a una ventina di chilometri dalla città storica e antica capitale precoloniale di Mandalay, seconda città del Myanmar sulle rive del fiume Irrawaddy, dov’è crollato un ponte in ferro, piena di templi e pagode antichi e monumenti storici. E dove sui social si registrano rovine e distruzione e almeno 25 morti, fra cui diversi bambini, nel crollo di una moschea. Ma il sisma principale, che ha avuto origine a soli 10 chilometri di profondità alle 14.20, ora locale (le 07.50 italiane) precisa l’Usgs, ha colpito con effetti potenti anche in Cina, nella remota provincia montagnosa dello Yunnan, e soprattutto in Thailandia.