
Medio Oriente
“Bene il Piano per Gaza”: l’iniziativa araba incassa l’appoggio di Italia, Francia, Germania e Regno Unito
I ministri degli Esteri dei quattro Paesi europei sottoscrivono una dichiarazione congiunta di sostengo e avvertono: "Hamas non deve più governare, sosteniamo il ruolo centrale dell'Anp"
“Noi, ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, accogliamo con favore l’iniziativa araba di un piano di ripresa e ricostruzione per Gaza”. È quanto si legge nella dichiarazione congiunta del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, del francese Stephane Sejourné, del britannico David Lammy e della tedesca Annalean Baerbock.
I 4 ministri europei dicono sì al piano arabo per Gaza
“Il piano indica un percorso realistico per la ricostruzione di Gaza – continua la nota – e promette, se attuato, un miglioramento rapido e sostenibile delle catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi che vivono a Gaza”. Nella dichiarazione dei quattro ministri europei si sottolinea che “gli sforzi di ripresa e ricostruzione devono basarsi su un solido quadro politico e di sicurezza accettabile sia per gli israeliani che per i palestinesi, che garantisca pace e sicurezza a lungo termine”.
La dichiarazione congiunta: “Hamas non deve più governare, sosteniamo il ruolo dell’Anp”
“Ribadiamo con chiarezza che Hamas non deve più governare Gaza né essere una minaccia per Israele – si legge ancora nel comunicato dei quattro ministri europei – sosteniamo esplicitamente il ruolo centrale dell’Autorità Palestinese e l’attuazione del suo programma di riforme”. Inoltre, i quattro capi della diplomazia di Italia, Francia, Germania e Regno Unito hanno elogiato l’impegno di tutte le parti coinvolte e affermato di apprezzare “l’importante segnale che gli Stati arabi hanno inviato sviluppando congiuntamente questo piano di ripresa e ricostruzione”.
“Ci impegniamo a lavorare a sostegno dell’iniziativa araba, dei palestinesi e di Israele per affrontare insieme tali questioni, incluse la sicurezza e la governance”, hanno poi ribadito , aggiungendo che “esortiamo tutte le parti a lavorare partendo dai punti di merito del piano come punto di partenza“.