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Benigni “chiagne e fotte”: il suo comizietto su Ventotene e l’Europa ci è costato un milione di euro

La Rai di sinistra

Benigni “chiagne e fotte”: il suo comizietto su Ventotene e l’Europa ci è costato un milione di euro

Politica - di Lucio Meo - 21 Marzo 2025 alle 12:31

Chiagne e fotte” è una tipica espressione vernacolare napoletana, “piangi e fotti”, usata, di solito, per sottolineare e stigmatizzare un tipico atteggiamento umano, opportunista e ipocrita. Una chiave di lettura interessante per capire come, per l’ennesima volta, le lamentazioni dei comici di sinistra, come Roberto Benigni, sul “regime televisivo” e le “derive fasciste” col governo del centrodestra, producano però dei buoni riscontri economici. L’altra sera, per esempio, lo “show” andato in onda sulla Rai, sull’Europa di Benigni – nel giorno dell’operazione-verità di Giorgia Meloni in Parlamento sul Manifesto di Ventotene non proprio democratico – ha fatto incassare un milione di euro alla società che ha prodotto il programma, anche se nel dettaglio non si sa quanto soldi siano finiti nelle tasche del comico toscano.

Benigni e lo show milionario su Ventotene e l’Europa che piace a sinistra

“Un introito andato quasi per intero alla Melampo, la casa di produzione che appartiene a Benigni stesso e alla moglie Nicoletta Braschi. Al milione bisogna, infatti, sottrarre solo i costi minimi delle riprese avvenute nel teatro 9 degli Studi De Paolis, dove l’attore si è esibito in una scenografia praticamente inesistente, un palco vuoto e uno sfondo arancione. E dove, con la sola potenza della parola e del ragionamento, senza immagini, senza aiuti del gobbo, ha portato avanti per due ore l’accalorato e infervorato discorso da estremista europeista’, come si è definito”, scrive oggi Il Giornale. E gli ascolti? Buoni, ma non eccezionali: quasi 4.400.000 spettatori per il 28% di share.

Insieme a Benigni, per arrivare a un milione di euro di esborsi, hanno collaborato alla stesura dei testi anche firme importanti, come Michele Ballerin e Stefano Andreoli, la regia è stata di Stefano Vicario e le musiche, con la marcia iniziale, del premio Oscar Nicola Piovani.

 

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di Lucio Meo - 21 Marzo 2025