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Cannone sonico sulla folla di Belgrado: la Serbia nega di avere usato l’arma segreta russa (video)

Cannone sonico sulla folla di Belgrado: la Serbia nega di avere usato l’arma segreta russa (video)

Esteri - di Luisa Perri - 18 Marzo 2025 alle 21:22

Il 15 marzo la polizia serba ha usato sui manifestanti di Belgrado il micidiale cannone sonico? Il ministero dell’Interno della Serbia smentisce categoricamente la ricostruzione di queste ore, dichiarando che non possiede il cannone sonico, conosciuto come “Vortex Ring Gun” o “Vortex Cannon”, né armi simili di produzione russa o statunitense. Lo ha affermato il ministro dell’Interno serbo, Ivica Dacic, che ha definito le accuse in tal senso come delle “vergognose bugie” che “danneggiano sia lo Stato serbo sia la sua polizia”.

Il micidiale cannone sonico

Le affermazioni di Dacic arrivano in seguito alle informazioni diffuse da Earshot, prima organizzazione non-profit al mondo impegnata nella ricerca audio allo scopo di proteggere i diritti umani e l’ambiente. Sulla base di 12 video che documentano i momenti in cui le armi sarebbero state usate contro i manifestanti e su quattro video forniti all’organizzazione dalle ONG serbe, Earshot ha stimato che il suono su di essi era “coerente con il rumore prodotto dal Vortex Ring Gun o dal Vortex Cannon”.

L’organizzazione, contattata da alcuni attivisti serbi, si dice convinta dell’utilizzo di armi soniche durante i quindici minuti di silenzio in memoria delle vittime del crollo della pensilina a Novi Sad. Secondo la stessa la fonte sonora si trovava ad almeno 700 metri di distanza dal luogo dell’impatto con la folla ammassata in una delle vie principali della città.

Tremila manifestanti con danni o lesioni fisiche

Va aggiunto, inoltre, che secondo alcune associazioni civiche, sarebbero tremila le persone che hanno segnalato problemi di salute e lesioni fisiche subite nella serata di sabato in seguito all’incidente attribuito all’utilizzo di un cannone sonico. Per scoprire cosa abbia realmente causato la reazione di panico di alcuni cittadini alla protesta di sabato, la Procura generale ha avviato un’indagine.

La Procura ha formato un caso e ha ordinato al ministero dell’Interno di stabilire se siano stati utilizzati artifici pirotecnici, armi o altri mezzi generalmente pericolosi che avrebbero potuto mettere in pericolo la vita dei cittadini, nonché di acquisire documentazione medica sul tipo e sulla gravità delle lesioni. La polizia, l’esercito serbo e l’Agenzia per la sicurezza e l’informazione hanno negato l’uso di qualsiasi dispositivo sonoro.

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di Luisa Perri - 18 Marzo 2025