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Cento anni di Yukio Mishima: volumi ed eventi per ricordare il genio del Sol Levante

Articoli, libri, conferenze: tutto quello che c'è di nuovo per riscoprire e lasciarsi affascinare (ancora) da uno dei più grandi scrittori della letteratura contemporanea, non solo nipponica

Cultura - di Cristina Di Giorgi - 9 Marzo 2025 alle 07:00

Il Giappone e gli innumerevoli aspetti della sua multiforme cultura esercitano, da tempo immemore, un fascino particolarmente coinvolgente sull’Occidente. Senza entrare nel dettaglio su come, a volte con profondità altre limitandosi a mode più o meno passeggere, il Sol Levante sia entrato a far parte della nostra vita di tutti i giorni, è sicuramente meritevole di un ricordo accurato colui che, pur senza riconoscimenti ufficiali (non ha mai vinto, pur essendo stato tre volte candidato, il Premio Nobel), è stato uno dei più grandi scrittori nipponici della storia. Parliamo di Kimitake Hiraoka, meglio noto come Yukio Mishima, di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita.

I cento anni dalla nascita di Yukio Mishima

Il suo, sottolineano in molti, è un caso letterario e sociale. Ma non solo: la sua parabola di vita (e di morte), la sua opera e i valori ed idee in essa mirabilmente trasfusi, infatti, costituiscono un unicum nella storia della letteratura mondiale. La sua complessità, impossibile da sintetizzare in poche battute, impone di accostarsi ai suoi scritti riconoscendone i diversi aspetti, senza volerlo etichettare e/o rinchiudere in interpretazioni che, pure in parte corrette, risulterebbero comunque parziali. Ogni lettore, dunque, leggendo i suoi scritti (o i successivi lavori che gli sono stati dedicati), può fare da sé le sue proprie considerazioni su un uomo dalla genialità spiccata e dall’incredibile capacità di tradurre la sua arte in linguaggio sempre estremamente appropriato e curato.

L’interesse della stampa, tra consolidate conoscenze e inedite interpretazioni

In occasione del centenario della sua nascita, in Italia, numerosi sono stati gli articoli scritti per ricordarne la figura da autori che sono profondi conoscitori di Mishima, da Giuseppe Del Ninno, qui sulle colonne del Secolo, a Danilo Breschi sul Giornale o Gennaro Malgieri su Barbadillo, e non sono mancate anche interpretazioni non senza forzature come quella proposta da Repubblica e apparsa a molti come un tentativo di «ribaltare vecchie appartenenze», come sintetizzato ancora sul Secolo da Mario Bozzi Sentieri. Diversi, poi, gli eventi e i convegni e la pubblicazione di volumi, che ne esplorano l’opera sotto diversi aspetti e prospettive.

Saggi e collettanee: cosa c’è di nuovo in libreria

Senza voler fornire una bibliografia esaustiva, segnaliamo alcuni titoli che nel loro piccolo secondo noi rappresentano un passo importante sulla strada dell’avvicinamento a Yukio Mishima. La casa editrice Idrovolante, che ha una collana specificamente dedicata alla cultura giapponese e che già in passato aveva dato alle stampe una raccolta di saggi del grande scrittore fino ad allora mai pubblicata in traduzione italiana (La difesa della cultura, 2020), propone per la ricorrenza due volumi. Il primo si intitola Infinito samurai, ed è una collettanea di scritti che intendono esplorare «l’opera e l’enigmatica figura di uno degli autori più controversi ed affascinanti del Giappone contemporaneo. Attraverso una serie di contributi – si legge nella scheda editoriale del volume – critici, studiosi e nipponisti indagano molti dei temi centrali del pensiero di Mishima», tra cui «l’estetica della bellezza, la tensione tra tradizione e modernità, l’ossessione per la disciplina fisica e spirituale, il conflitto tra eros e thanatos». Ma non solo.

La raccolta infatti, estremamente varia, attraverso l’analisi di alcuni degli scritti più conosciuti di Mishima (tra essi Il Padiglione d’oro, Patriottismo, Confessioni di una maschera, Lezioni spirituali per giovani samurai) si occupa dell’impatto della politica e dell’identità giapponese sull’opera del grande scrittore e approfondisce anche le influenze culturali, filosofiche e letterarie che permeano la sua produzione letteraria. «Ogni saggio – spiegano i curatori del volume – si propone di offrire nuovi spunti, utili a cogliere tutte le più complesse sfumature di un autore che visse la sua intera esistenza come un’opera d’arte e l’ultimo istante (quello, cioè, in cui si tolse la vita con il seppuku, il suicidio rituale dei samurai, ndr) come estremo atto di coerenza».

Il secondo titolo che Idrovolante ha dedicato a Kimitake Hiraoka a cento anni dalla nascita è una nuova versione aggiornata di Martire della bellezza in cui l’autore, Alex Pietrogiacomi, raccoglie frasi tratte dalle opere e dai discorsi di Mishima «per creare una sorta di manuale per moderni guerrieri, per uomini e donne dallo spirito indomito e poetico capaci di riflettere e agire al tempo stesso», si legge nella quarta di copertina. Che prosegue spiegando che quello di Pietrogiacomi «non è un semplice aforismario, perché ogni pagina è un’ispirazione, un moto dell’anima che si accende furioso ed estatico».

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di Cristina Di Giorgi - 9 Marzo 2025