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Che flop la app Julia: con quei soldi Gualtieri ci poteva costruire 100 case popolari

Ideata per il Giubileo

Che flop la app Julia: con quei soldi Gualtieri ci poteva costruire 100 case popolari

Politica - di Luigi Albano - 11 Marzo 2025 alle 16:23

“L’app Julia, presentata dall’amministrazione comunale come il nuovo Virgilio che avrebbe dovuto guidare i visitatori attraverso i servizi e i monumenti di Roma durante il Giubileo, non è altro che l’ennesimo fallimento della giunta Gualtieri. Ad oggi, infatti, non si capiscono ancora i motivi sul perché si siano voluti spendere quasi dieci milioni di euro per un’applicazione che offre pochissimo di più di un servizio già presente nel mercato virtuale a costo zero”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia e presidente della federazione romana di FdI, Marco Perissa.

Perissa (FdI): App Julia sperpero assoluto di soldi pubblici

La App Julia, spiega Perissa, è «uno sperpero assoluto di soldi pubblici, attraverso una procedura che ancora oggi rimane avvolta nel mistero, che genera sconcerto e indignazione. Basti pensare, solo per fare un esempio, che con la stessa cifra sarebbe stato possibile costruire almeno cento alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica e dare così una prima risposta all’emergenza abitativa della Capitale».

«Attivata da alcuni giorni dopo mesi di ritardo, Julia esordisce con un grandioso flop, scambiando una linea di bus per un’altra, inventando a Roma strade che non esistono, confondendone nomi, percorsi e lunghezze. E questi sono solo alcuni esempi di un test che sta facendo acqua da tutte le parti». Lo sottolinea il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, che ha già presentato un’interrogazione sul programma di assistenza virtuale Julia, rivolta a romani e turisti in occasione del Giubileo, e ha ricevuto in pochi giorni lamentele sui malfunzionamenti da centinaia di utenti.

Rossi (Ugl): ennesima riprova di come Gualtieri butta via risorse

«A nulla vale – prosegue Santori – che il sindaco Gualtieri, tra grandi clamori e feste, abbia lanciato l’applicazione avvertendo che e’ in fase sperimentale e deve essere migliorata, se poi il rischio e’, usandola adesso, di finire addirittura dalla parte opposta della città, seppure tra mille scuse e moine virtuali. Peraltro appare evidente che Julia attualmente non porta aspetto innovativo in confronto a qualsiasi altra intelligenza artificiale reperibile sul mercato a costi notevolmente più bassi. Rinnoviamo la richiesta di trasparenza già inoltrata al Primo Cittadino nell’interrogazione appena presentata per chiarire sui costi: 10 milioni di euro e senza valutare altre e più economiche soluzioni, procedure a dir poco opache cui si aggiunge in queste ore il flop del funzionamento: Gualtieri racconti ai romani il perché di queste scelte», conclude il leghista.

«L’app Julia è l’ennesima testimonianza di come questo sindaco butti via risorse – dice al Secolo d’Italia, il segretario di Roma e Provincia dell’Ugl Ermenegildo Rossi – Già perché al suo debutto l’app si è dimostrata piena di bug, scambiando strade e linee di bus e mandando in tilt i pellegrini. Quei dieci milioni potevano esser investiti per migliorare la vita dei romani ed evitare magari di dover aspettare sei mesi per ottenere una carta d’identità. Ma i disservizi di Roma sono così tanti che quei 10 milioni potevano essere investiti in ogni settore, anziché finire nel calderone delle opere incomplete del Giubileo»,

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di Luigi Albano - 11 Marzo 2025