
Eco-vandali sciuponi
Che noia (e che spreco): dopo Cracco e i fogli di via un altro blitz: Ultima Generazione insudicia la Galleria di Milano con frutta e verdura (video)
Quarto blitz degli eco-vandali in pochi giorni, sempre nel salotto bene della città. E il dubbio sorge spontaneo: il raid all'indomani dei provvedimenti del Questore, più che campagna eco e solidale pare una rappresaglia
E vai con la vecchia tattica dei pomodori marci che gli irriverenti spettatori scontenti delloo show d’avanspettacolo lanciavano contro attori, soubrette comici e ballerine impegnati nell’intrattenimento che precedeva o seguiva la rappresentazione cinematografica, vera attrazione della serata. Il vecchio copione si aggiorna stavolta alle performances degli eco-vandali di Ultima Generazione che oggi, al loro quarto blitz in pochi giorni, dato un giorno di tregua a chef Cracco, si sono concentrati sempre sul tema “alimentar-culinario, ma stavolta prodromico a un attacco che – a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca – arriva guarda caso in risposta ai fogli di via, ben 20, che il questore di Milano ha disposto ieri con i provvedimenti decretati nei confronti degli attivisti che hanno organizzato la gazzarra davanti al Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano.
Milano, blitz Ultima Generazione in Galleria
E allora, sempre all’ombra della Madonnina si resta, e si rinnova lo sfregio dopo gli attacchi scadenzati sempre contro lo stesso obiettivo: il ristorante di Cracco, preso di mira per tre volte il 19, 23 e 26 marzo. A proposito: ma che fine ha fatto la lotta allo spreco? Viene da chiederselo, al di là di ogni altro tipo di considerazione, specie dopo che oggi, intorno alle 12.30, gli eco-vandali sono tornati nel salotto buono di Milano per la campagna “Il giusto prezzo”, in nome della quale hanno pensato bene di gettare frutta e verdura (in gran parte “passata”) a profusione in Galleria Vittorio Emanuele II, esponendo striscioni con le scritte “Il Giusto Prezzo” e “Ultima Generazione”.
Frutta e verdura a terra e soliti slogan nell’aria
E provando contestualmente a indottrinare fugacemente i passanti – molti dei quali visibilmente spazientiti dalla ennesima, irrituale contestazione – il significato del loro gesto. «L’obiettivo era rendere visibile ciò che spesso viene nascosto – ha provato a ribadire stancamente Ultima Generazione con i soliti slogan e refrain riproposti a loop – la crescente povertà in Italia, aggravata dall’inflazione climatica». E ancora, tentando di nobilitare il raid alla stregua di un’azione simbolo di ciò che resterebbe agli italiani a fine mese… Un pauperismo d’accatto che non attecchisce (malgrado ortaggi e frutta passati abbiano imbrattato non poco il set del blitz).
Le ripetute incursioni “scenografiche” di Ultima Generazione
Per fortuna, di lì a breve sarebbero arrivate le forze dell’ordine, aggiunge sempre Ultima Generazione, che hanno denunciato i partecipanti all’azione. Eppure, ancora una volta, gli eco-vandali di Ultima Generazione sono riusciti a dimostrare la loro totale mancanza di rispetto per il patrimonio pubblico e la convivenza civile. Dopo aver già preso di mira il ristorante di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano con ripetute incursioni, culminate in misure restrittive da parte del Questore, ora insistono a pontificare scenograficamente sempre nelle vicinanze, spingendosi oltre, e lanciando frutta e verdura marcia nello stesso luogo. Ma sono in pochi quelli che ormai, magari anche partendo da istanze condivise, condividono o approvano i metodi della protesta.
Ripetitività e spreco di risorse alimentari
Queste azioni, presentate come contestazioni e prese di posizione veementi contro le disuguaglianze economiche, risultano in realtà per quello che si riducono a essere: atti di puro vandalismo che arrecano danno alla collettività e sprecano risorse alimentari. Risulta quanto meno paradossale, del resto, che chi proclama di combattere per un futuro sostenibile si renda protagonista di sprechi alimentari, come già avvenuto in passato con il lancio di cibo sulle scale del Parlamento. O come con il versare ingenti quantità di zuppe di legumi, verdure, pomodori, su opere d’arte e dipinti celebri. Quando non vernice su sculture o palazzi storici, sedi istituzionali e fontane di pregio delle città.
Da “Ultima Generazione” un copione contro-producente che si ripete nel tempo…
Perché ormai, agli occhi di tutti, anche dei più irriducibili militanti ecologisti, queste iniziative non solo offendono il decoro urbano, ma rappresentano anche un insulto a tutti quei cittadini che quotidianamente affrontano difficoltà economiche e poi, in veste di contribuenti, si ritrovano a pagare le spese di restauro e ripristino dopo i danni arrecati dagli eco-vandali in azione. Attivisti che hanno iniziato manifestando per la de-carbonizzazione con blocchi stradali che aumentavano le emissioni inquinanti e che, ancora oggi, proseguono inscenando forme di protesta e rivendicazione controproducenti. Con “messe in scena” coreografate che, invece di promuovere dialogo e soluzioni concrete, continuano a indicare di voler scegliere la strada dell’illegalità e della provocazione fine a sé stessa.
… E sempre imbrattando
È evidente allora che tali comportamenti non contribuiscono in alcun modo a risolvere le problematiche che dichiarano di voler affrontare. Ma alimentano solo tensioni e disagi nella società. (Clicca qui per vedere il video del blitz di Ultima Generazione alla Galleria Vittorio Emanuele di Milano postato su Youtube da Agtw).