CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Coldiretti cibo sintetico

In difesa della salute

Coldiretti, agricoltori in corteo contro i cibi sintetici. FdI: “Nessun governo ha fatto più di noi”

Cronaca - di Redazione - 19 Marzo 2025 alle 14:37

Sono ventimila gli agricoltori della Coldiretti arrivati a Parma di buon mattino da tutta Italia per difendere la salute di tutti i cittadini. Un grande corteo pacifico non di protesta, ma a difesa soprattutto delle nuove generazioni. A guidarlo sono il presidente nazionale Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, partito dal parco Primo maggio della cittadina per raggiungere la sede dell’Efsa: l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare. Si tratta dell’ente incaricato di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti che ha sede proprio nella città ducale, simbolo della Food Valley nazionale dove vengono prodotte tante eccellenze della Dieta mediterranea messe oggi a rischio dagli alimenti che l’Agenzia è chiamata a valutare.

“I cittadini europei non sono cavie”

Non a caso assieme alle bandiere gialle dell’organizzazione con il tricolore italiano sventolano quelle blu dell’Unione Europea a sottolineare il sostegno all’Europa: ma con una richiesta forte di avere un’Europa diversa, a cui oggi si chiede più coraggio. Sui centinaia di cartelli esposti dai manifestanti, si leggono alcuni slogan come: “Cibo dalle campagne non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie”, ma anche “Coltiviamo un futuro di pace”, “Stop alle guerre militari e commerciali” e “L’Europa ci serve come il pane”. Ma all’Europa si chiede ora un deciso cambio di passo su temi cruciali come quello della burocrazia che soffoca i nostri agricoltori. C’è bisogno di un’Europa che ascolti davvero i bisogni della gente e non le lobby o le multinazionali, di un’Europa attenta alla difesa dell’identità di ogni Stato. La linea è quella sostenuta in questi due anni e mezzo dal governo Meloni.

20.000 agricoltori della Coldiretti a Parma

Coldiretti, come richiesto da illustri scienziati, è scesa in piazza per chiedere che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025. Un tema importante per l’intera popolazione. Un’esigenza confortata  e secondo un’indagine Noto Sondaggi 2024, sette italiani su 10 si dichiarano contrari al consumo di carne, latte e altri cibi fatti in laboratorio, l’8% in più rispetto al 2023.

In piazza a sostenere l’iniziativa, oltre 1000 comuni rappresentati con molti gonfaloni provenienti da tutto il Paese: tra cui il comune di Pollica, comunità emblematica della Dieta Mediterranea patrimonio Unesco, presente con il sindaco Stefano Pisani. Numerose associazioni di categoria come quella dei consumatori del Codacons e dell’Adusbef, Federbio, Fipe (l’associazione italiani dei pubblici esercizi leader nel settore della ristorazione), rappresentanti di Natura Sì, oltre ad altre sigle che hanno manifestato il sostegno pur non potendo essere in piazza. Presenti anche i rappresentanti di due organizzazioni agricole europee: Juan Luis Delgado vicepresidente della spagnola Asaja e Patrick Benezit presidente francese della Fnb, una delle più grandi rappresentanze di allevatori d’Europa.

A supportare la mobilitazione, anche la campagna digitale #facciamoluce, per informare i consumatori sui potenziali rischi di questi prodotti e promuovere un’alimentazione consapevole, radicata nella tradizione agricola italiana. Attraverso sticker simbolici a forma di lampadina e contenuti mirati, l’iniziativa invita a riflettere su ciò che arriva sulle nostre tavole e a dare voce ai dubbi sollevati dalla comunità scientifica.Un messaggio dalla Sardegna fino a Bruxelles: “Difendere il cibo naturale significa difendere il futuro delle imprese agricole, il benessere dei consumatori e l’identità del nostro territorio”. Una folta delegazione dall’Isola ha raggiunto Parma per unirsi alla grande mobilitazione di Coldiretti in difesa del cibo naturale e della sicurezza alimentare.

Zullo (FdI): “Nessuno più di noi ha difeso il Made in Italy”

“Nessuno mai in Italia ha difeso il made in Italy come ha fatto questo governo”, dice Ignazio Zullo di FdI. “E siamo convinti che le tante battaglie sposate da Coldiretti sono anche le nostre. Siamo sulle stesse posizioni su tantissimi punti: come ad esempio sui cibi sintetici su cui il nostro esecutivo ha fatto la prima legge al mondo. Nel condividere l’azione di Coldiretti, chiediamo un’Europa forte che allo stesso tempo riconosca le peculiarità di ciascun popolo, che sappia dare risposte certe per la difesa del reddito degli agricoltori e che tuteli la salute dei cittadini. Il settore agricolo ha bisogno di libertà e risorse adeguate, libero dall’iper-regolamentazione. Leggi che garantiscano meno burocrazia e semplificazione”.

Il grido di dolore dalla Sardegna

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 19 Marzo 2025