CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Contrordine, la sinistra woke prenda appunti: ai giovani interessano lavoro e soldi, non le ideologie green

Sondaggio sulla GenerazioneZ

Contrordine, la sinistra woke prenda appunti: ai giovani interessano lavoro e soldi, non le ideologie green

Cronaca - di Redazione - 31 Marzo 2025 alle 15:01

Generazione Z e denaro. Dalla Gran Bretagna appunti alle sinistra woke di tutto il mondo. E’ la precarietà economica a generare ansia nei giovani,  non la clisi climatica, non i dibattiti sull’inclusione e sulla cancel culture. Prendano appunti, i governi liberal. La ricerca, basata su un ampio sondaggio tra i giovani dai 16 ai 29 anni per il UK Youth Poll 2025, è stata pubblicato dal John Smith Centre dell’Università di Glasgow. Il Guardian l’ha rilanciata.

Lavoro e finanze sono le priorità per la Generazione Z

Contrordine. I giovani sono più preoccupati per le loro finanze, le pressioni lavorative e la precarietà del lavoro che per i social media, la crisi climatica e i dibattiti sui diritti Lgbtq+. Si alzerà ora qualche intellettuale a dare dei disfattisti ignoranti a questi ragazzi sondati. E invece no. Ripongano la loro saccente aria di superiorità. La generazione Z non è nemmeno consumatrice passiva di politica: tre quarti affermano di aver partecipato a qualche tipo di attività politica negli ultimi 12 mesi. Il sondaggio ha rilevato che i primi tre “maggiori fattori che contribuiscono a farti sentire nervoso, ansioso o teso” sono le preoccupazioni finanziarie (37%), le pressioni lavorative (23%) e la precarietà del lavoro o la disoccupazione (20%). Molto più avanti dei social media (14%) e dei cambiamenti climatici (10%). Eco ansiosi fatevene una ragione: il green non è all’ordine del giorno.

Criminalità più rilevante dell’ambiente

Molto severi questi giovano anche per quanto riguarda le opinioni sui social media: il 67% ha dichiarato che dovrebbero essere vietati ai minori di 16 anni, rispetto al 28% che non era d’accordo. Mentre il 67% ha affermato che la mascolinità tossica sta diventando più comune rispetto al 21% che non era d’accordo. Il 42% ha convenuto che il femminismo ha fatto più male che bene, rispetto al 45% che non era d’accordo. Si legge su The Guardian che “giovani sono consapevoli di vivere in tempi molto difficili”. ”Quindi non stanno liquidando come irrilevanti le cosiddette questioni di guerra culturale, ma hanno questioni più urgenti che riguardano la loro vita quotidiana. Una delle cose più interessanti è stata il fatto che la criminalità è molto più importante in termini di priorità rispetto all’ambiente”. Il tutto è molto indicativo in un Paese come il Regno Unito il Regno Unito che si conferma in politica portabandiera delle follie inclusive. Per esempio le fwerrovi britanniche nel febbraio scorso hanno dirmanto un vademecum: Stop al termine “passeggero”, il personale deve usare la parola “tu”, un termine neutro per evitare ipotesi sul genere. Una “donna incinta” deve essere chiamata “persona incinta”, mentre “madre” e “padre” dovrebbero essere sostituiti con “genitore”. Un documento di 134 pagine, come evidenziato dal Telegraph.>Ecco, nulla di più lontano da una sensibilità giovanile che si sente distante da tutto ciò. La Generazione Z è un “gruppo altamente eterogeneo”, conclude il rapporto.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 31 Marzo 2025