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Covid: i fascicoli sugli amici di Conte ‘dormivano’ in Procura? FdI presenta un’interrogazione

Politica - di Redazione - 1 Marzo 2025 alle 20:19

«Quanto emerge quotidianamente sulla stampa in merito all’acquisto di dispositivi di protezione sanitaria conferma la grande utilità della commissione d’inchiesta sul Covid, fortemente voluta da Fratelli d’Italia». Così in una nota Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia nella commissione bicamerale sul Covid, che fa riferimento a quanto pubblica oggi ‘La Verità’.

Buonguerrieri presenta un’interrogazione sulla Procura di Roma

«Stralci di conversazioni telefoniche di personaggi vicini all’ex presidente Conte intercettate dai carabinieri per un’indagine sul traffico d’influenze’, afferma. ‘Il giornale – dice Buonguerrieri – paventa che la Procura di Roma avrebbe agito con molta lentezza, nonostante prove schiaccianti contenute nell’informativa dell’Arma risalente al gennaio 2023, arrivando a chiudere le indagini nel settembre 2023 e a chiedere l’archiviazione del caso nel novembre 2024, ben quattordici mesi dopo’. ‘Fatti gravi che certamente è indispensabile approfondire. Lo stesso dicasi per altri fascicoli che non sarebbero stati inviati dalla Procura di Roma alla commissione», aggiunge la deputata di FdI che annuncia un’interrogazione al ministro della Giustizia Nordio, per saper «se è vero ciò che emergerebbe dall’articolo de La Verità, compreso che starebbero andando al macero alcuni atti di questi procedimenti’. ‘Ribadiamo la volontà di Fratelli d’Italia di fare chiarezza totale su quanto avvenuto durante la pandemia – conclude la nota – senza riguardi nei confronti di alcuno».

Ciancitto: sul Covid emersa solo la punta dell’iceberg

Un tema ribadito da Francesco Ciancitto, vicepresidente della commissione bicamerale d’inchiesta sulla gestione del Covid. «Il Movimento 5 Stelle e le altre sinistre – denuncia il deputato di FdI – hanno provato a derubricare ‘la mangiatoia‘ del consorzio cinese ad una ‘spy story’, ma quanto emerge in questi giorni da articoli di stampa, tra l’altro di quotidiani differenti, conferma come quello non fosse un caso isolato, ma solo la punta dell’iceberg di una macchina che si è mossa, dietro il dramma delle morti, per lucrare sulla pandemia».

«Si tratta di fatti che – prosegue Ciancitto – seppur indagati dalla Procura di Roma, non sono stati puniti. Ma la commissione d’inchiesta deve far emergere la verità senza guardare in faccia a nessuno. Queste vicende dimostrano la totale incapacità di gestire quell’emergenza da parte del governo Conte, perché da garantisti non vogliamo credere che il coinvolgimento di persone a lui vicine, come Di Donna, e di persone vicine alla sinistra, come Benotti, fosse frutto della volontà di favorire i loro affari». 

 

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di Redazione - 1 Marzo 2025