
Parla il ministro della Difesa
Crosetto a tutto campo: “Con Giorgia rapporto inscalfibile, Berlusconi mi voleva sempre seduto”
“Questo dibattito è surreale e prematuro allo stesso tempo. Perché la tregua sarà figlia di condizioni che devono andare bene a tutti, e quindi anche ai russi”. Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista a tutto campo al ‘Corriere della Sera’, interpellato sull’ipotesi di inviare truppe italiane a presidiare il confine tra Ucraina e Russia. “Per rispondere alla domanda, su quel confine io presto o tardi vedo l’Onu”, aggiunge Crosetto, ricordando che “l’Italia ha sempre partecipato alle missioni delle Nazioni Unite”.
Il ministro della Difesa, nell’intervista condotta a quattro mani da Tommaso Labate e Aldo Cazzullo, ripercorre la sua biografia, parla della morte del padre, ma anche di quella del suo amico Edoardo Agnelli, sulla quale nutre fortissimi dubbi relativamente al suicidio. Ma anche su vari esponenti della politica, come Scajola, Bondi, Tremonti.
“Per Berlusconi ero troppo alto, non mi voleva accanto”
In merito al suo rapporto con la premier, Crosetto rivela: “È vero che io e Giorgia discutiamo, a volte duramente, difendendo ognuno le sue posizioni e spesso rimanendo ciascuno con la propria idea anche dopo la fine della lite. La rottura è una sciocchezza. Nulla scalfisce il nostro rapporto, nemmeno i tanti corvi che ci provano”. Il ministro della Difesa racconta: “Sono stato il primo a scommettere sul fatto che sarebbe diventata presidente del Consiglio. Ma non ora, tredici anni fa: una con quell’abnegazione per il lavoro, con quella meticolosità nello studio, con quella severità nei confronti di sé stessa, non poteva che arrivare a un livello di eccellenza in qualsiasi campo avesse deciso di impegnarsi”, ha aggiunto Crosetto, che non ha “mai avuto mezzo dubbio” che Meloni “prima o poi sarebbe arrivata a Palazzo Chigi”.
Non mancano aneddoti su Silvio Berlusconi. La seconda volta che lo vidi mi disse tre cose: “Sei troppo alto, tagliati i capelli più corti ché li stai perdendo, mettiti a dieta”. Negli anni seguenti, la prima cosa che mi diceva, quando entravo da lui, era “Guido, siediti!”. Il problema era l’altezza. “Una volta organizzai un evento con dodicimila persone al Palasport di Torino. Dovevamo salire sul palco insieme. Dietro le quinte si guardò i piedi, guardò me e mi fece: “Guido, se non ti offendi, entro io da solo”.
Sull’Ucraina, il ministro ha ribadito che qualsiasi soluzione dovrà tenere