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antisemitismo

Il germe dell'odio

Dal 7 ottobre 555 episodi di antisemitismo. Piantedosi: «La nostra attenzione non verrà mai meno»

I dati presentati dall'Oscad, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori: nel 2024 in Italia registrati 1.106 reati commessi con motivazione discriminatoria

Cronaca - di Agnese Russo - 3 Marzo 2025 alle 15:09

Sono stati 555 gli episodi di antisemitismo registrati in Italia dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco di Hamas a Israele. A rivelarlo è stato il prefetto Raffaele Grassi, presidente dell’Oscad, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, nel corso del convegno “Le vittime dell’odio” in corso al Memoriale della Shoah di Milano. In quella cifra, ha spiegato, sono ricompresi «crimini, discorsi e incidenti d’odio». «È qualcosa di molto preoccupante», ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolineando che «noi non faremo mai venire meno la nostra attenzione».

Piantedosi: «Non faremo mai venire meno la nostra attenzione»

Piantedosi ha chiarito che «dal 7 ottobre segnali di preoccupazione si sono quadruplicati. Abbiamo registrato un incremento di episodi e di violenza all’interno delle manifestazioni pubbliche che sono state organizzate e una serie di segnali che ci hanno fatto innalzare l’attenzione», che «dovremo coniugare anche con attività di carattere educativo e divulgativo per fare in modo che quello che è alla base di tutto questa cultura dell’odio rappresenti sempre una forte componente minoritaria».

L’impennata dei crimini d’odio, a partire dall’antisemitismo

Più in generale, ha spiegato ancora Grassi, i crimini d’odio «in Europa stanno aumentando sempre di più e in Italia in 10 anni, tra il 2013 e il 2023, sono triplicati, raggiungendo il picco nel periodo pandemia da Covid». «Dall’ultima rilevazione dell’Oscad fornita nel 2024 sono stati registrati sul territorio nazionale 1.106 reati commessi con motivazione discriminatoria. Un dato che rispetto ai 472 crimini rivelati nel 2013 evidenzia un aumento del 134%», ha detto il presidente di Oscad, sottolineando anche che «negli ultimi anni l’odio ha cambiato il modo di manifestarsi. Ora parole e messaggi sono veicolati attraverso i social media e l’ambiente digitale ha una potere di diffusione d’odio ben maggiore rispetto ai media tradizionali».

Liliana Segre: «Gli odiatori sono tantissimi e sono vigliacchi»

«Non sono cinquanta o sessanta gli odiatori, sono tantissimi e sono vigliacchi, la maggior parte non si presenta», ha detto nel suo intervento la senatrice a vita Liliana Segre, rivelando che «da nonna amorosa quale sono mi chiedo sempre che eredità morale lasciamo ai nostri nipoti. Quale speranza per domani, quando noi stessi veniamo tutt’ora segnati a vita e odiati». «Guardando ai miei nipoti – ha aggiunto – mi chiedo tutti i giorni se non era meglio tacere e non raccontare».

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di Agnese Russo - 3 Marzo 2025