Delitto di Garlasco, il gip Pavia riapre le indagini: “Su Sempio elementi nuovi, non solo il Dna”

Sul “Delitto di Garlasco” ci sono elementi nuovi e per questo motivo la giudice delle indagini preliminari Daniela Garlaschelli ha dato il consenso alla riapertura delle investigazioni nei confronti di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. “Alla luce degli elementi nuovi e, in particolare dell’utilizzabilità del profilo genetico estratto dal materiale biologico rinvenuto sotto le unghie della vittima – si legge nel provvedimento del gip che aveva ordinato il prelievo del Dna di Sempio – e alla sua compatibilità con il profilo genetico riconducibile all’indagato”, l’indagine è stata riaperta.

Il via libera è arrivato dopo due bocciature da altrettanti giudici per le indagini preliminari, ma anche in seguito una precedente archiviazione verso lo stesso Sempio. Lo scorso 6 marzo, la giudice ha disposto un provvedimento secondo cui il Dna di Sempio va confrontato con quello trovato “sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine”.

I carabinieri di Milano hanno acquisito l’intero fascicolo

Nel frattempo, i carabinieri di Milano hanno acquisito l’intero fascicolo che riguarda Alberto Stasi dalla procura generale della capitale lombarda, che che ha rappresentato l’accusa nel processo d’appello bis sul delitto di Garlasco. Stasi fu condannato definitivamente a 16 anni di carcere per l’omicidio della propria ragazza avvenuto il 13 agosto 2007.

Gia nel 2020, i militari avevano provato a indagare su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, che aveva ricevuto l’archiviazione dalla procura pavese. Gli agenti di Milano stanno provando a distanza di cinque anni a riaprire un caso su cui, a prescindere dagli elementi che riguardano Sempio indagato per omicidio in concorso, è fondamentale la richiesta formale di revisione per eliminare la responsabilità di Stasi.