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Domenicali

"Persi mercato e sviluppo"

Domenicali, capo della Formula Uno, boccia le politiche Ue sull’elettrico: “Ci siamo messi in ginocchio da soli”

Politica - di Giovanni Pasero - 22 Marzo 2025 alle 13:29

Stefano Domenicali, presidente e Ceo della Formula Uno, boccia le politiche dell’Unione europea in un’intervista a tutto campo rilasciata a Il Giornale. «Non ho mai creduto al fatto che la politica possa fare le scelte tecniche – premette Domenicali – La politica deve dire: ‘C’è un problema ambientale’. I parametri di compatibilità sono questi e questi. Benissimo. Ma poi deve lasciare aperto il campo delle decisioni e delle invenzioni tecniche. Dire elettrico e basta è un errore. Non potrà mai sostituire interamente il motore tradizionale. Anche perché ci sono i grandi mezzi di trasporto, come gli aerei e le navi, che non possono essere elettrici».

Domenicali: “Imporre l’elettrico è stato un errore”

Una “scelta sbagliata”, dunque, spiega il capo della Formula Uno «E per fortuna si sta tornando indietro». Tutt’altra considerazione viene invece riservata al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha dato un taglio all’elettrico.  «È un pragmatico – osserva Domenicali – Ha fatto una scelta di campo mettendo avanti gli interessi del suo Paese. Il mercato americano è molto lontano dall’elettrico».

Sui danni procurati dall’elettrico all’industria automobilistica e sulla conseguente crisi, il ceo della Formula Uno non può che registrare la situazione. «Siamo stati messi in ginocchio da noi stessi. La scelta politica è stata quella di buttare a mare i valori tecnologici che avevamo creato. Il problema è che quello che abbiamo perso non lo recuperiamo più. Abbiamo perso mercato e sviluppo. Un errore clamoroso della politica europea».

Non manca un riferimento alla guerra in Ucraina. «Avevamo rapporti eccezionali con la Russia. Ho dovuto comunicare io alla Russia la rottura, quando è iniziata la guerra – racconta Domenicali – Io in Russia ero molto considerato. Tempo fa fui accolto al Cremlino come se fossi un capo di Stato». E sui danni agli affari, il ceo della F1 non si nasconde.  «Danni al business? Certamente sì. Ma noi sappiamo reagire e ricominciare a correre. Lo abbiamo fatto anche col Covid. E ora stiamo crescendo».

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di Giovanni Pasero - 22 Marzo 2025