
Alleanza in vista nelle Marche
Donzelli: “Con Calenda si può dialogare su temi concreti. Da lui opposizione senza preconcetti”
«Solo chi non è forte nelle proprie idee teme il confronto. Con Calenda su alcune cose siamo d’accordo, su altre no. Ovvio che per educazione reciproca, in questo tipo di contesti, si evidenziano i temi su cui siamo più in sintonia. Calenda fa un’opposizione ferma al governo, ma non all’Italia. Senza preconcetti. Noi siamo disponibili ad ascoltare chiunque abbia qualcosa da dire. Calenda pone temi concreti, come sul nucleare: ha fatto un appello a dialogare che la maggioranza ha raccolto». È quanto afferma in un’intervista al quotidiano La Repubblica il responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli, dopo la partecipazione sabato della premier Giorgia Meloni al congresso di Azione di Carlo Calenda.
Non manca una domanda sulla possibilità che tra il centrodestra e Azione si crei un’alleanza in vista delle elezioni regionali nelle Marche per sostenere Francesco Acquaroli. Domanda alla quale Donzelli risponde: «Penso proprio di sì».
“La difesa europea? Aumentare gli investimenti è nel programma di governo”
Sulle differenze di visione sulla difesa europea con l’alleato di governo, Matteo Salvini, Donzelli, spiega: «Era tutto nel programma. Aumentare gli investimenti in difesa, anche pensando di poter sforare il rapporto deficit-pil in questo settore, era nel programma del centrodestra». Dunque, nessun cortocircuito: «Ma no. Per settimane abbiamo sentito dire dalla sinistra che Giorgia Meloni sbagliava a non scegliere tra Ursula von der Leyen e Donald Trump, perché altrimenti perdevamo il treno dell’Europa. Oggi von der Leyen dice esattamente quello che diceva Meloni: cioè che bisogna tenere unita l’Ue con gli Stati Uniti. Non è questione di essere amici di uno o di un altro, dobbiamo difendere l’Occidente. Chi finora provava, in ottica anti-meloniana, a giocare a dire che bisognava dividere l’Europa dall’America è stato smentito dai fatti».
Donzelli: “Non ci indebitiamo per far contenti i francesi e i tedeschi”
Alla domanda sul riarmo spiega: «Ancora dobbiamo capire alcuni aspetti: riarmo comune che significa? Quali aziende opereranno nel campo della difesa? Non sono dettagli. Ovviamente noi non pensiamo di prendere e indebitare gli italiani per far contente le imprese tedesche e francesi. Ci impegneremo perché i vantaggi siano anche per le aziende italiane».