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Eleonora Giorgi e Carlo Verdone, il commiato di politici e colleghi

L'ultimo saluto

Eleonora Giorgi, l’addio di politici, amici e colleghi di una vita. Verdone: «Grazie per essere stata una grande»

Eleonora Giorgi, l'addio di istituzioni, amici e colleghi di sempre. Tra tutti è una stretta al cuore il messaggio pregno di amore e gratitudine che Carlo Verdone ha tributato sui social all'amica e partner di "Borotalco"

Cronaca - di Bianca Conte - 3 Marzo 2025 alle 19:59

L’addio a Eleonora Giorgi riunisce mondo del cinema e della politica, in un momento di dolore e sgomento che non conosce barriere ideologiche e frontiere del gusto spettacolare. Perché Eleonora Giorgi, figura simbolo della commedia all’italiana e esempio di resilienza e dignità nella malattia, in questo momento di commiato accomuna registi e attori che con lei hanno condiviso il lavoro sul set, semplici appassionati cinefili e rappresentanti istituzionali chiamati a esprimere il proprio cordoglio di fronte a una perdita che sente un’Italia intera. E ancora una volta è lei a dettare legge (e le ultime volontà)…

Eleonora Giorgi, da Verdone all’addio di istituzioni e amici

«Al mio funerale suonate i Pink Floyd e i Procol Harum»: Eleonora Giorgi non ha lasciato niente al caso, nemmeno per la sua cerimonia funebre. Il funerale dell’attrice si terrà mercoledì 5 marzo, alle ore 16, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. A celebrare le esequie sarà monsignor Antonio Staglianò, vescovo emerito di Noto e dal novembre scorso rettore della basilica romana di Santa Maria in Montesanto, nota anche come Chiesa degli Artisti.

I funerali mercoledì 5 marzo nella Chiesa degli Artisti

Sì, perché in un’intervista a Vanity Fair, l’attrice aveva spiegato di aver dato disposizioni a un’amica chiedendole di organizzare il suo funerale. «Ho un’amica molto spiritosa, che ridere! Ultimamente le ho telefonato e le ho detto: senti, il funerale lo organizzi tu. E le ho specificato: devi fare un servizio eccellente», ha raccontato la Giorgi, esprimendo il desiderio che il suo ultimo saluto fosse accompagnato da due canzoni ben precise per l’ingresso e per l’uscita dalla messa funebre: A Whiter Shade of Pale (1969) dei Procol Harum e Wish You Were Here (1975) dei Pink Floyd.

Eleonora Giorgi, il ministro Giuli: «Eclettica e popolare interprete del cinema italiano»

Propositiva e complice fino all’ultimo. E forse anche questo suo esserci fino in fondo e fino alla fine amplifica la difficoltà a distaccarsi da una figura che, attraverso il cinema, è entrata nelle nostre case, sbirciando nelle nostre vite, raccontandole, sublimandole nel racconto di fantasia e, perché no, sottolineandone gli aspetti di verità documentale e di trasfigurazione di celluloide. Non a caso, tra i tanti che oggi hanno espresso cordoglio istituzionale e rammarico personale per la dipartita di Elenora Giorgi, ministro della Cultura, Alessandro Giuli ha sottolineato di lei le doti di «eclettica, popolare interprete del cinema italiano, il cui talento ha segnato intere generazioni di spettatori spaziando tra ruoli brillanti e drammatici con intensità e autenticità».

Santanchè: «La tua voglia di vivere non morirà»

Così come, sul fronte più marcatamente caratteriale della donna, prima ancora che dell’attrice, un altro ministro – la titolare del dicastero del Turismo, Daniela Santanchè – ha a sua volta osservato: «La tua voglia di vivere non morirà. Ricorderemo il tuo sorriso più forte della sofferenza. Buon viaggio Eleonora».

Gualtieri: Roma ti abbraccia

Così come, dal Campidoglio, core pulsante della città dell’attrice, il sindaco Gualtieri ha dichiarato: «Con il suo talento, la sua simpatia, la sua bellezza radiosa Eleonora Giorgi ha saputo conquistare intere generazioni di italiani. In questo giorno così triste Roma, la sua città, le rende omaggio con affetto e riconoscenza, abbracciando i suoi familiari e tutte le persone che le volevano bene».

Rampelli: «La sua gioia di vivere e il suo sorriso erano contagiosi»

E dello stesso tenore, non a caso, anche il messaggio del vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli (FdI) che ha commentato: «Quella gioia di vivere che emanava dagli occhi, quel sorriso contagioso, quella capacità di interpretare lo spirito del tempo, e – infine – la sua bellezza pulita, hanno reso Eleonora Giorgi non solo l’attrice che tutti conosciamo, ma anche una persona di famiglia. Esprimo la mia vicinanza ai congiunti e alla comunità più ampia del cinema italiano che con lei perde una delle protagoniste assolute della bellissima stagione della commedia italiana».

Gasparri, era sorriso e gentilezza

Una tempra e una forza d’animo, quelle di Eleonora Giorgi, che anche il senatore Gasparri non ha mancato di rilevare nel suo messaggio d’addio, ricordando «il suo sorriso e la sua gentilezza quando la incontravo negli studi tv. Ha lottato per la vita fino all’ultimo. E questo le renderà per sempre onore».

Eleonora Giorgi, non solo Verdone e il cinema: il ricordo dei colleghi da Malgioglio a Carlo Conti

Sul fronte del mondo dello spettacolo, invece, prostrato oggi dal dolore di una perdita che, per quanto annunciata, ha mozzato il fiato e fiancato gli animi, da Cristiano Malgioglio – «Oggi il cielo di Istanbul è molto, molto grigio. Per la mia amica Eleonora solo lacrime e immenso dolore» – a Carlo Conti – «è stato un onore consegnare un anno fa ad Eleonora Giorgi il David di Donatello alla carriera» – sono innumerevoli i messaggi di cordoglio e di sentito dolore per una perdita che difficilmente potrà essere colmata. Anche se, la forza del messaggio di vita e di coraggio che Eleonora Giorgi ha lanciato nelle ultime settimane specialmente, hanno lasciato il segno.

De Carlo: Eleonora, una intelligenza ironica e non convenzionale

Come evidenzia tra le righe Enrico Montesano che nel suo addio all’amica e collega ribadisce: «Mi dispiace molto che abbia interrotto la sua vita così presto, era ancora giovane… Ma riflettendo su quanto ha fatto negli ultimi tempi credo sia stato importante che abbia fatto della sua sofferenza un esempio, cercando di dare forza agli altri». Infine, ci sono gli uomini della sua vita, i partner di set che con lei hanno condiviso gioie e successi, Andrea de Carlo – che all’attrice è stato legato dal 1996 al 2007 – e che nelle sue parole di addio alla ex compagna, ripensa a quel «tratto di vita percorso insieme» rivissuto in «un giorno triste», in cui quello che resta è «il ricordo di momenti intensi, e della tua intelligenza ironica e non convenzionale che non tutti conoscevano».

Eleonora Giorgi, Carlo Verdone: «Grazie per essere stata una grande»

E infine, Carlo Verdone, regista e partner della Giorgi in un film diventato un titolo cult come Borotalco che per l’attrice appena scomparsa firma un messaggio pieno di affetto e di stima condiviso sui suoi canali social, in cui scrive: «Grazie amore mio per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia».

E ancora, prosegue il regista e attore romano, «grazie per essere stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato». E ancora. «Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande, grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio».

 

 

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di Bianca Conte - 3 Marzo 2025