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Emilia Romagna maltempo

Ancora preccupazione

Emilia Romagna in ginocchio per il maltempo. FdI: il governo ha finanziato gli interventi, la Regione acceleri

Politica - di Carlo Marini - 15 Marzo 2025 alle 14:20

Scende il livello dei fiumi in Emilia-Romagna. Ma la preoccupazione rimane alta, soprattutto per la tenuta degli argini nelle zone di pianura, dove stanno defluendo le piene, già provate dalle alluvioni precedenti. È questo il quadro fornito questa mattina dalla Regione. “Il deflusso delle piene lungo i fiumi romagnoli, in particolare Lamone, Senio e Santerno, e del bacino del Reno è proseguito lentamente, ma in maniera costante per tutta la notte- si spiega- questa mattina nessun corso d’acqua in Romagna superava più la soglia rossa, ma l’attenzione è mantenuta al massimo, perché i livelli idrometrici restano alti, sopra soglia due”.

Maltempo in Emilia Romagna: i livelli idrici restano alti

I punti considerati più critici, come il passaggio del Lamone a Mezzano e a Villanova di Bagnacavallo, nel ravennate, “sono stati monitorati tutta la notte sul posto” da Protezione civile, Forze dell’ordine, volontari e ditte specializzate, per “azioni di pronto intervento e rimozione dei materiali accumulati dalle acque”. Le piogge cadute durante la notte hanno peraltro “riempito i corsi d’acqua nei tratti collinari, rallentando l’esaurimento a valle e in pianura.

Buonguerrieri (FdI): le responsabilità sono chiare

“È una vergogna che ancora oggi ci troviamo in questa situazione”. Va all’attacco Fratelli d’Italia, puntando il dito contro la Regione per la gestione dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sull’Emilia-Romagna. “Le responsabilità sono chiare, chi ha sbagliato deve iniziare a pagare, ma prima ancora deve cominciare a eseguire quei lavori che per troppi decenni sono mancati sul nostro territorio e che il Governo Meloni ha completamente finanziato”, affermano la parlamentare Alice Buonguerrieri e il consigliere regionale Luca Pestelli.

I due ringraziano il ministro Nello Musumeci “per avere emesso il provvedimento di mobilitazione straordinaria della Protezione Civile”. Ma “non è possibile, nonostante le ingenti risorse stanziate per la messa in sicurezza del territorio, soprattutto per la pulizia dei fiumi, che ricordiamo essere di competenza esclusiva della Regione, essere ancora oggi nella situazione in cui i fiumi sulle nostre colline stanno straripando e la pianura attende con grande preoccupazione e allarme l’evolversi degli eventi, come sta accadendo a Forlì per la piena del fiume Montone e a Faenza con il fiume Lamone”.

Per FdI “è necessario accelerare le operazioni di messa in sicurezza del territorio, per evitare il ripetersi di questi fenomeni e, tra le altre cose, contrastare il possibile spopolamento del territorio a seguito della paura che si ingenera ormai ogni volta negli abitanti delle zone colpite in caso di pioggia. Servono quella competenza e quella capacità di agire che la sinistra non ha dimostrato e non sta dimostrando”.

Evangelisti (FdI): “Dov’è la messa in sicurezza del territorio?”

Sulla stessa linea la capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Marta Evangelisti: “Se davvero vogliamo affrontare il dissesto idrogeologico, serve un cambio di passo immediato: meno burocrazia, più interventi concreti e urgenti. I cittadini non possono più aspettare”, afferma. Quelle che si stanno verificando in regione “sono situazioni di emergenza reale eppure, la Regione è ancora qui a discutere di programmazione e convegni sul clima. Ma dov’è la prevenzione? Dov’è la messa in sicurezza del territorio? Cosa si è fatto in tutti questi mesi?. La verità è che ‘ieri era già troppo tardi’.

“Oggi, mentre i cittadini rivivono l’incubo di nuove esondazioni, è chiaro che il tempo delle parole è finito”, conclude Evangelisti, mentre un altro consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Sassone, tira in ballo il sindaco di Bologna Matteo Lepore.“Dovrebbe vergognarsi e spiegare ai cittadini cosa ha realmente fatto per mettere in sicurezza il territorio, invece di limitarsi a chiudere scuole e palestre per poi diramare un’ordinanza di evacuazione che ha mandato nel panico metà città. La condotta di Lepore – attacca Sassone – è priva di programmazione e di rispetto per i cittadini”.

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di Carlo Marini - 15 Marzo 2025