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uccide il vicino che lo esclude da Whatsapp

Ferocia ancestrale

Esclusione fatale, uccide il vicino che lo banna da WhatsApp: alla faccia della modernità social, il killer è il codice d’onore tribale

La vittima avrebbe deciso di rimuovere il sospettato dalla chat comune del quartiere, scatenando la reazione letale. Una vicenda choc che dimostra come in un Paese come il Pakistan, dove arsenali a portata dei più e antichi precetti culturali, finiscono per far degenerare in epiloghi tragici anche i contenziosi più banali

Cronaca - di Lorenza Mariani - 8 Marzo 2025 alle 15:31

Uccide il vicino che lo ha escluso dal gruppo WhatsApp: la notizia proveniente dal Pakistan ha dell’incredibile, per la ferocia che denuncia e il movente all’origine di un efferato delitto. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima avrebbe deciso di rimuovere il sospettato dalla chat comune del quartiere, scatenando una reazione violenta e fatale. Le autorità locali stanno ancora indagando sulle dinamiche esatte dell’accaduto, ma il fatto solleva interrogativi inquietanti sui codici d’onore vigenti nel Paese che, al momento, sembrano prelevare su quello che in prima istanza potrebbe sembrare un caso di cronaca nera dovuto all’impatto dei social media sulle relazioni interpersonali e sul crescente fenomeno della violenza legata al mondo digitale.

Choc in Pakistan: uccide il vicino che lo esclude dal gruppo WhatsApp

Sì, perché quello di cui stiamo parlando è un omicidio scaturito in seno a una piccola comunità in cui, oltre alla massiccia circolazione di armi, insistono precetti e diktat di ancestrale memoria. Del resto, come spiegare altrimenti tanta brutalità? All’origine del delitto, stante la drammaticità del caso, una spietatezza che ha spinto un cittadino pakistano a uccidere l’amministratore di un gruppo WhatsApp di vicini solo perché la vittima lo aveva escluso dalla chat. Una cosa che accade quasi all’ordine del giorno ovunque e a chiunque, ma che, in quel particolare contesto sociale, è tracimata in un epilogo tragico quanto sconcertante.

Se arsenali e codici d’onore tribali prevalgono sulla modernità social…

Dunque, venendo ai fatti con cui gli inquirenti locali sono alle prese, secondo la polizia di Peshawar, capoluogo del Khyber-Pakhtunkhwa – una regione nota per i suoi “codici d’onore” tribali e per la quantità di armi in circolazione – il presunto omicida aveva chiesto un incontro chiarificatore con l’uomo accusato di avergli mancato di rispetto escludendolo dal gruppo in seguito a una discussione. E quando lo ha visto, senza argomentare più di tanto, gli ha sparato.

Quegli antichi precetti che regolano rapporti e contenziosi, anche banali

Un tragico episodio che in quelle aree dove vige il “Pashtunwali“— il codice d’onore tradizionale dei Pashtun — che regola la vita sociale e impone valori come l’onore, la vendetta e l’ospitalità, dice chiaramente come la percezione dell’onore personale sia così radicata che anche offese percepite come minori possono portare a reazioni violente. Non a caso, infatti, nel Khyber-Pakhtunkhwa, le controversie sulla terra, le rivalità commerciali, le dispute in nome dell’onore di un uomo o di una donna vengono spesso risolte con armi da fuoco senza che lo Stato federale o il governo provinciale riescano a fermare la violenza.

Uccide il vicino che lo esclude da Whatsapp: quando il conflitto (e la tragedia che ne deriva) hanno radici antiche

Se a questo poi aggiungiamo che quella regione, lungo il confine molto poroso con l’Afghanistan, gli arsenali sono innumerevoli, e in particolare nelle regioni tribali la diffusione di armi da fuoco è notevolmente elevata, rendendo più probabili esiti letali in situazioni conflittuali, si capisce chiaramente come tensioni e situazioni arrivino a degenerare facilmente.

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di Lorenza Mariani - 8 Marzo 2025