
La festa della Donna
Femministe senza vergogna: l’immagine della Madonna con la pillola abortiva scatena l’ira della Chiesa
E’ durissima la presa di posizione della Chiesa il giorno dopo la vergognosa esibizione, in piazza, dell’immagine di una Madonna con in petto la pillola abortiva, da parte delle femministe, che ora si fanno chiamare “transfemministe”, organizzate nella sigla “Non una di meno”. Le donne, che hanno sfilato in occasione della Festa della donna, hanno fatto sfoggio di insulti al governo Meloni, provocazioni a Israele e anche a slogan e immagini contro la Chiesa. A Napoli, anche di quella della “Madonna con la pillola”.
Madonna con la pillola abortiva, la protesta del Cardinale di Napoli
“In questi giorni, un’immagine utilizzata in una manifestazione pubblica celebrativa della Giornata Internazionale della Donna, ha suscitato turbamento in molti. La rappresentazione della Vergine Maria alla quale è stato sostituito il cuore con una pillola abortiva è stata infatti percepita da tanti come un’offesa alla fede e ai valori più profondi che animano la vita di milioni di persone”, ha detto oggi il cardinale di Napoli, don Mimmo Battaglia, in merito allo stendardo mostrato ieri in occasione della manifestazione di ‘Non una di meno’, a Napoli.
L’immagine rappresentava la Madonna, simbolo di fede e sacralità, con in mano una pillola abortiva, creando un collegamento tra diritti delle donne e libertà di scelta sull’aborto da parte di “Non Una Di Meno”, un movimento femminista internazionale che combatte contro la violenza di genere, per la libertà di scelta e per i diritti delle donne. Il gruppo si è fatto notare per le sue azioni dirette, le proteste e le campagne per sensibilizzare sull’aborto libero e sicuro, la parità di genere e la fine della violenza sessuale. Le attiviste del movimento, che rappresentano un’ampia varietà di donne e persone non binarie, sono da sempre molto attive in tutta Italia e nel mondo, e utilizzano l’arte, la manifestazione e il dissenso come strumenti di lotta sociale, dal pulpito della sinistra, ovviamente.
“Viviamo in una società democratica, in cui la libertà di espressione è un diritto fondamentale e inviolabile. È giusto e doveroso che ciascuno possa manifestare le proprie idee, anche quando queste riguardano temi delicati e divisivi. Tuttavia, ogni diritto – sottolinea il Cardinale Battaglia – porta con sé anche una responsabilità: quella di esprimersi senza ledere la sensibilità degli altri, senza ferire ciò che per molti è sacro, senza trasformare il dibattito in uno scontro che alimenta soltanto divisione e risentimento”. “Il tema dell’aborto è complesso e doloroso. Dinanzi ad esso, come Chiesa – evidenzia il cardinale di Napoli – avvertiamo il dovere di annunciare il Vangelo della Vita con parole chiare oltre che con gesti concreti di vicinanza a chi è nella difficoltà: non solo accompagnando chi è tentato da questa scelta estrema a contemplare altre possibilità, aiutandola a salvaguardare la vita, ma anche accogliendo e prendendoci cura delle ferite che la scelta dell’aborto lascia in tantissime donne, anche dopo lunghi anni”.