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Giorgia Meloni 8 marzo

Il messaggio della premier

“Festa della donna, ma anche del lavoro femminile”. Meloni e i nuovi record dell’occupazione rosa

Oltre dieci milioni di donne lavoratrici: il governo rivendica un traguardo storico per l’occupazione femminile e rilancia l’impegno per una parità reale. Casellati, Tajani e Valditara sottolineano il valore del merito e della determinazione, mentre l’Italia si prepara a portare il tema all’Onu

Politica - di Alice Carrazza - 8 Marzo 2025 alle 11:35

«Coraggiose, instancabili, determinate: le donne sono il cuore pulsante della nostra società. Con forza, talento e dedizione, costruiscono, innovano e ispirano». Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sceglie parole incisive per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, accompagnandole con un dato che segna un passaggio storico: oltre dieci milioni di donne lavoratrici in Italia. «Un risultato importante, ma sappiamo che molto resta da fare per una parità piena in ogni ambito», scrive su X la premier, ribadendo l’impegno di tutto l’arco istituzionale a rimuovere ostacoli e creare opportunità.

Meloni: “La parità significa assicurare a tutte le donne le condizioni per realizzarsi”

«Le donne non devono più scegliere tra carriera e vita privata. La parità significa assicurare a tutte le donne le condizioni per realizzarsi pienamente», sottolinea, ponendo la questione dell’equilibrio tra lavoro e famiglia come pilastro di una reale emancipazione. «Continueremo a lavorare per creare le opportunità che permettano a ogni donna di esprimere il proprio potenziale al massimo, senza limiti e senza barriere», conclude Meloni.

Casellati: “Il cambiamento culturale è possibile”

Dal fronte dell’esecutivo arriva un coro unanime a sostegno della centralità del ruolo femminile nella società. Elisabetta Casellati, ministro per le Riforme, richiama l’importanza del merito e della determinazione nel superare ogni barriera: «I risultati che noi donne abbiamo saputo raggiungere sono la prova che il cambiamento culturale è possibile, anche nei settori tradizionalmente dominati dagli uomini». Il riferimento al Chisciotte di William Jean Bertozzo, citato con un perentorio «in piedi, davanti a una donna», aggiunge enfasi al messaggio.

Ma non è tutto, Casellati richiama i numeri della Banca Mondiale: «Se riuscissimo a raggiungere la parità di genere sul lavoro, il Pil globale crescerebbe del 20%». Il problema, dunque, non è solo etico ma anche economico. «Oggi l’economia cammina “a passo d’uomo”. È tempo di cambiar ritmo: di farla andare “a passo di donna“», aggiunge, sottolineando la necessità di abbattere le resistenze che ancora frenano le aspirazioni delle giovani generazioni.

Tajani: “Italia in prima linea per i diritti delle donne”

Dal ministero degli Esteri arriva la conferma di un impegno che non si esaurisce nei confini nazionali. Antonio Tajani ribadisce la priorità dell’Italia nella tutela dei diritti femminili a livello globale, ricordando le panchine rosse installate presso la Farnesina e le ambasciate italiane nel mondo come simbolo delle vittime di femminicidio.

Nel giorno dell’8 marzo, Tajani partecipa a Fabriano a un incontro con la Comunità Papa Giovanni XXIII, impegnata nella lotta contro la tratta e lo sfruttamento sessuale per restituire dignità alle vittime della prostituzione coatta. Un dovere morale e civile.

Sul fronte internazionale, l’Italia sarà protagonista alla 69ª Sessione della Commissione Onu sulla condizione femminile, che si aprirà a New York il 10 marzo. L’impegno per l’uguaglianza di genere è un pilastro della candidatura al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite per il triennio 2026-2028, come riportato in un comunicato.

Un impegno trasversale: dalla scuola alle istituzioni

Se la politica celebra i traguardi, il mondo dell’istruzione si concentra sul futuro. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara affida ai social il suo messaggio: «Rispetto e valorizzazione delle donne iniziano a scuola. Ribadiamo l’impegno per un’istruzione che garantisca pari opportunità e valorizzi i talenti di ogni studentessa». «Un augurio a tutte le donne e un ringraziamento particolare a quelle che lavorano nella e per la scuola italiana», termina il ministro.

L’8 marzo diventa così occasione per unire intenti e rafforzare una visione comune. Dal presidente della Fondazione An, Giuseppe Valentino ,e dal segretario generale del Cis, Domenico Gramazio, arriva un segnale di continuità storica: la bandiera dell’associazione, consegnata al Comitato Donne 7 Marzo durante un evento al Circolo Montecitorio, sancisce un passaggio simbolico nel riconoscimento del ruolo femminile nella costruzione della società. 

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di Alice Carrazza - 8 Marzo 2025