
"Non una di meno"
Festa della donna? No, dell’odio. Dalle transfemministe cori anti-Meloni, minacce a Valditara e offese a Israele
”E’ sciopero transfemminista”: così gridano dal camion le attiviste di “Non una di meno” dando inizio al corteo che sfilerà per le vie del centro di Roma sotto lo slogan: “Lotto, boicotto, sciopero”. Tra fumogeni viola e fucsia (il colore del movimento) già alti i cartelli come “se non te la do non te la prendere”; “il lavoro di cura è lavoro (pagatece)”; “sorella non sei sola”; “cuori accesi, fasci appesi”. E ancora: “la Palestina esiste dal fiume fino al mare”. Dalla Festa della donna alla Festa dell’odio di sinistra… Nel mirino, manco a dirlo, anche Giorgia Meloni.
Il corteo per la Festa della donna e lo “show” delle transfemministe
Diverse tra l’altro le bandiere della Palestina che si vedono sventolare insieme a quelle della pace. ”Siamo marea in tutto il mondo. In Argentina contro Milei. Negli Stati Uniti contro Trump e Musk. Siamo ovunque. Siamo contro Meloni Macron, contro chi vuole spendere soldi in armi e riarmare l’Europa’‘, dicono le attiviste di “Non una di meno”. In piazza Vittorio prima della partenza una performance di artiste indipendenti: si sono legate alle cancellate in piazza con corde che stringevano anche polsi e vita. I volti coperti da calze e i vestiti e le mani macchiati DI rosso a simboleggiare il sangue. Sopra le loro teste un cartello con scritto: ”Cosa fai?”
Cori e minacce anche dagli studenti. “Israele che tu sia maledetta”; “Valditara vogliamo la tua testa”, scrivono gli studenti del movimento Osa, dopo la protesta sotto il Mim, sono arrivati in piazza Vittorio da cui partirà il corteo transfemminsta di Non Una di Meno. E’ il gruppo più rumoroso, gli slogan vengono urlati di continuo, anche contro il sindaco di Roma Gualtieri, tra le bandiere palestinesi e una gigantografia di Valditara vestito da sceriffo.