
Sgombero all'alba
Finanziere sfrattato a Roma: altre 50 famiglie di poliziotti a rischio. De Priamo (FdI): serve una legge per tutelarli
Un drammatico risveglio questa mattina a Collina delle muse, zona residenziale nel quadrante nord della Capitale. Nonostante una legge proroga abbia bloccato gli sfratti che pendevano sulle forze dell’ordine e le loro famiglie che vivono negli alloggi di edilizia popolare e una deliberazione dell’assemblea capitolina che toglie il diritto di superficie alla società Boccea immobiliare, questa mattina è avvenuto lo sfratto.
Anche la celere: sfrattato un finanziere con tutta la famiglia
Un’operazione che è avvenuta con un notevole dispiegamento di mezzi di polizia, reparto mobile – e non auto civetta come solitamente accade – e la municipale è stato eseguito lo sfratto di un finanziere e della sua famiglia. Momenti di panico e un malore per l’uomo. “Sono entrati alle sette di mattina” ha detto un inquilino sul posto, “come fosse un criminale”. Il dispiegamento del reparto mobile ha infatti allarmato le persone che hanno pensato “a un fatto criminale, a un arresto”.
Il caso di speculazione edilizia di Collina delle muse: pagano il conto i poliziotti
La situazione del finanziere riguarda una cinquantina di famiglie nel piano di zona “Collina delle Muse”, periferia di Roma. Sono famiglie di poliziotti, carabinieri e finanzieri, da quasi vent’anni nelle loro case, che ora si trovano sotto sfratto. E non per mancanza di pagamenti, ma per una decisione della società immobiliare che ha costruito quegli alloggi grazie a contributi pubblici, e che adesso intende venderli a prezzi di mercato.
Una vicenda che ha sollevato un inevitabile vespaio di polemiche. “Con un imponente dispiegamento di forze di polizia questa mattina, nel quartiere Montespaccato a Roma, un finanziere è stato sfrattato dall’alloggio popolare in cui risiedeva – ha commentato il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo – Nonostante una delibera dell’Assemblea Capitolina che bloccava gli sfratti e una norma in discussione sulla situazione degli agenti delle forze dell’ordine in mobilità alloggiati in appartamenti di edilizia popolare, il finanziere sfrattato si è visto trattare come un delinquente o un occupante abusivo».
“Alle forze dell’ordine serve il dovuto rispetto”
«In Commissione Affari Costituzionali del Senato – ha proseguito De Priamo – ho presentato un provvedimento, il ddl 961, ispirato a principi di giustizia sociale che prevede il diritto al riscatto e la prelazione rispetto agli alloggi riservati agli esponenti delle forze dell’ordine che rappresenta un passaggio importante verso l’obiettivo di garantire una tutela sia per la mobilità che per la possibilità di procedere all’acquisizione dell’alloggio per il personale dello Stato impegnato nel contrasto alla criminalità. Il provvedimento, dopo lo svolgimento delle audizioni, è ora all’esame del Mef per il parere della commissione bilancio e, se approvato – conclude De Priamo – consentirebbe la definizione equa della questione, anche garantendo il dovuto rispetto agli appartenenti delle forze dell’ordine costretti al cambio di città di residenza per lo svolgimento delle loro funzioni».