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Foibe, il liceo di Rivarolo rinvia il monologo di Gobetti. Il centrodestra: hanno vinto gli studenti e la storia

Storia a senso unico

Foibe, il liceo di Rivarolo rinvia il monologo di Gobetti. Il centrodestra: hanno vinto gli studenti e la storia

Dopo due settimane di polemiche l'istituto annulla la lezione dello storico 'revisionista'. Fratelli d'Italia e Lega: una decisione di buon senso, la tragedia del confine orientale merita un approccio onesto e limpido

Politica - di Sara De Vico - 10 Marzo 2025 alle 14:42

Il monologo di Eric Gobetti sulle foibe non ci sarà. È stata rinviata a data da destinarsi la conferenza in programma domani all’istituto scolastico Aldo Moro, di Rivarolo Canavese (Torino). Una “lezione” a senso unico dello storico noto per la sue posizioni a dir poco revisioniste sulla tragedia delle foibe e l’esodo giuliano dalmata che ha suscitato subito molto clamore mediatico. Dopo due settimane di polemiche la scuola ha scelto di annullare l’appuntamento per evitare strumentalizzazioni politiche su una delle pagine più buie della nostra storia nazionale, infoibata e negata per decenni. Lo ha confermato la dirigente scolastica Cosetta Borelli con una comunicazione a tutti i docenti, agli studenti e alle famiglie delle classi quinte. Un decisione di buon senso che va nella direzione di “un clima di riconciliazione e confronto, per diminuire il clamore sollevato intorno a un’attività scolastica”. Una decisione perfettamente in linea con le direttive del ministero dell’Istruzione e del Merito sul pluralismo educativo e culturale.

Foibe, annullato il “comizio” di Gobetti nel liceo di Rivarolo

Soddisfatto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Roberto Ravello che, insieme ai colleghi della Lega, aveva sollevato il caso. “A vincere sono gli studenti e la storia. Il resto, soprattutto certe strumentali letture di ciò che altro non era che un appello al pluralismo, rimane sullo sfondo. Sono certo che si possa fare un salto di qualità e trasformare un potenziale comizio in un dibattito equilibrato. E un sincero apprezzamento per la decisione del dirigente che, pur rivendicando un’autonomia scolastica peraltro mai messa in discussione, ha compiuto una scelta di buonsenso”. Il consigliere di FdI aveva chiesto l’annullamento della conferenza (che rischiava di alimentare veleno negazionista) nei termini in cui era stata annunciata e nel nome del pluralismo. Lo storico della Seconda guerra mondiale, idolatrato dalle sinistre e dall’Anpi, esibisce da anni una lettura faziosa della storia del confine orientale con malcelata infatuazione per il regime comunista di Tito. Il suo libro “E allora le foibe?, fin dal titolo provocatorio, offre una versione giustifazionista di quella immane tragedia, del tipo ‘scava scava’ se la sono meritata.

Ravello (FdI): hanno vinto gli studenti e la storia

“Credo che le tragiche vicende del confine orientale, dell’esodo, delle foibe – chiarisce l’esponente di FdI – meritino un approccio onesto e limpido. Il più possibile oggettivo e aderente alla realtà. Una dinamica che ricomprenda diversi punti di vista e non li silenzi a priori. Sono sicuro che anche il professor Gobetti non possa che essere felice di potersi confrontare con chi ha sensibilità diverse dalle sue”. Il professore invece si tuffa nella polemica alludendo sui social a pressioni politiche da parte del governo. In un post, grondante ‘rispetto’ per docenti, studenti e studentesse, attacca senza nominarlo un “politico di estrema destra” (si tratta di un consigliere del primo partito italiano) per aver annunciato l’annullamento della sua lezione.

Avs e Anpi gridano al bavaglio dell’estrema destra

Fin dall’inizio la richiesta di “correggere” l’incontro ha destato le reazioni sdegnate delle sinistre e dell’Anpi che  hanno gridato al bavaglio alimentando un triste derby tra tifoserie. Agli atti ci sono dichiarazioni al vetriolo di Avs, del Pd e del “Tavolo antifascista” contro la posizione del leghista Alessandro Giglio Vigna “colpevole” di chiedere il rispetto del diritto degli studenti a ricevere “un’educazione critica e pluralista, lontana da pressioni ideologiche e strumentalizzazioni politiche”. La sola ipotesi di un’interrogazione parlamentare dell’esponente della Lega è bastata alla sinistra per gridare alle ingerenze della “destra estrema nella scuola pubblica”.

La preside: il rinvio mette fine alle strumentalizzazioni

La decisione della preside dell’istituito mette fine al polverone e al braccio di ferro. “Il rinvio – spiega Cosetta Borelli – non avviene in seguito alle pressioni della politica o di Ravello. Ma perché la vicenda ha superato i limiti della normale attività didattica. Non è una vittoria di Fratelli d’Italia, piuttosto è la libertà di insegnamento che è stata messa in discussione. Su questa posizione non arretro, nel rispetto del mio ruolo di dirigente e di garante dell’autonomia scolastica. L’evento sarà ri-calendarizzato in maniera diversa. La scuola è degli studenti, dei docenti e di chi la guida e la vive. L’autonomia scolastica deve essere rispettata, mentre tutti noi siamo stati utilizzati a fini politici e questo non ci piace”. Un invito alla moderazione e al confronto era arrivato anche dall’amministrazione comunale guidata da Martino Zucco Chinà, che aveva suggerito di scegliere una modalità con due storici di diversa estrazione politica. Bavaglio anche questo?

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di Sara De Vico - 10 Marzo 2025