
Commemorazione al Mausoleo
Fosse Ardeatine, 81 anni dopo. Meloni: “Ferita lacerante, spetta a noi difendere libertà e democrazia”
Il presidente Mattarella ha ricordato l'eccidio nazista deponendo una corona di alloro al Mausoleo. Il ricordo bipartisan: una pagina drammatica da tenere impressa nella memoria collettiva perché non torni mai più
Ottantuno anni fa l’eccidio delle Fosse Ardeatine con 335 vittime innocenti della rappresaglia nazista dopo l’attentato partigiano a una colonna SS in via Rasella. Come ogni anno si è svolta la cerimonia ufficiale di commemorazione al Mausoleo alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Presenti anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha atteso il presidente della Repubblica all’ingresso, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e i vertici delle forze armate.
Fosse Ardeatine, l’omaggio di Mattarella
Sergio Mattarella ha deposto la corona d’alloro e visitato il sacrario e il luogo dove avvenne la strage. L’ennesimo omaggio in un posto particolarmente caro al Capo dello Stato, che 10 anni fa, in visita privata, scelse proprio di andare alle Fosse Ardeatine come primo atto dopo la sua elezione. In forma privata, si è recato al Mausoleo della Fosse Ardeatine anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Per la comunità ebraica presenti la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni, quello della comunità romana Victor Fadlun e il rabbino capo, Riccardo Di Segni. Alla cerimonia, con fascia tricolore, presenti diversi sindaci, tra cui il Roberto Gualtieri. Per la Regione Lazio il presidente della Regione Francesco Rocca e quello del consiglio regionale Antonello Aurigemma.
Meloni: pagina lacerante, a noi proteggere i valori di libertà e democrazia
Politica e istituzioni hanno ricordato una delle pagine più buie della nostra storia. “Ciò che è accaduto il 24 marzo di ottantun’anni fa rappresenta una delle ferite più laceranti inferte a Roma e all’Italia intera. L’eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione come azione di rappresaglia per l’attacco partigiano di via Rasella, è una delle pagine più dolorose della storia nazionale”. Così la premier Giorgia Meloni. “È compito primario delle istituzioni – ha proseguito – raccontare quello che è accaduto. E trasmettere in particolare alle giovani generazioni la memoria di quei fatti. In questa giornata, rendiamo omaggio alle 335 vittime di quell’indicibile massacro. E rinnoviamo l’impegno per custodire e proteggere i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica”.
Il ricordo di La Russa e Fontana: ricordare è un dovere civile
Le massime cariche dello Stato e la politica con riflessioni e moniti bipartisan hanno ricordato l’immane tragedia di 81 anni fa. “Rendiamo un deferente omaggio alle 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una tragedia che richiama tutti ai valori fondamentali della democrazia, della libertà e della dignità umana”. Sono le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha sottolineato come il massacro nazista debba “restare impresso nella memoria collettiva affinché simili barbarie non si ripetano mai più”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana in una nota ha sottolineato: «Tramandare e onorare la memoria delle 335 vittime dell’eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine è un dovere morale e civile. Custodire il ricordo è fondamentale per riaffermare, ogni giorno, i valori della libertà, della democrazia e del rispetto della dignità umana».
FdI: profonda commozione che sia di monito contro ogni totalitarismo
“Il giorno della grande infamia nazifascista con la fucilazione di 335 persone, ebrei ed italiani, alle fosse Ardeatine chiama tutti a non dimenticare e fare tesoro della memoria”. Così il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. “In un mondo sconvolto da guerre e violenza – ha proseguito l’esponente di Forza Italia – i martiri delle Ardeatine sono lì a ricordarci che non bisogna dare nulla per scontato. Che pace e democrazia sono conquiste preziose da difendere”. Il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, ha ricordato con “profonda commozione i 335 italiani vittime della barbarie nazista, 81 anni fa. Uccisi in quanto italiani per rappresaglia all’attentato partigiano di via Rasella. Il loro ricordo indelebile sia da monito, specie in questo delicato momento internazionale, contro le guerre e contro ogni totalitarismo”.
Di Segni: non abusare del termine eccidio nazista
La commemorazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è necessario per capire una realtà di cui bisogna essere coscienti e consapevoli”. Sono le parole della presidente dell’Ucei Noemi Di Segni a margine della cerimonia al mausoleo ardeatino. “È importante presenza degli studenti: che capiscano esattamente cosa vuol dire ‘strage’ e cosa vuol dire ‘eccidio nazista’. Questo è il termine e il significato al quale dare assoluta memoria coerente. Mai – ha avvertito Di Segni – abusare di questo termine per quelle che sono altre situazioni che purtroppo e tragicamente viviamo anche oggi. Quindi avere consapevolezza della storia. Ccapire cosa è stata e capire come si usano i termini anche oggi”.