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Accade a Firenze

Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari: paziente senegalese la ‘celebra’ pestando una volontaria del 118

Cronaca - di Penelope Corrado - 12 Marzo 2025 alle 15:06

La coincidenza ha voluto che l’arresto sia avvenuto proprio il 12 marzo, data in cui si celebra la giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza al personale sanitario: a ‘celebrarla’ nel modo peggiore, un 40enne senegalese è stato arrestato dalla polizia di Stato di Firenze. Evidentemente, non bastano gli spot e le campagne di sensibilizzazione tra i cittadini italiani, visto che il fenomeno è sensibilmente gonfiato da chi arriva in Italia senza rispettare alcuna norma.

Il senegalese ubriaco ha aggredito una volontaria del 118 che lo aveva soccorso

L’immigrato africano è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali nei confronti di una volontaria del 118. Secondo quanto ricostruito dagli agenti intervenuti nel pomeriggio di martedì 11 marzo, il personale sanitario si era recato in piazza Indipendenza per soccorrere il senegalese in difficoltà a causa, verosimilmente, dell’assunzione eccessiva di bevande alcoliche. Adoperandosi per apprestare le prime cure mediche, l’operatrice sanitaria, 27enne, sarebbe stata colpita da diversi pugni sferrati dall’uomo in corrispondenza degli arti superiori. Trasportata alla più vicina struttura ospedaliera, la donna è stata dimessa con 5 giorni di prognosi per le lesioni riportate. Sul posto, le volanti di via Zara hanno nell’immediatezza rintracciato l’uomo. Il 40enne, già noto alle forze di polizia, è stato arrestato e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, collocato presso la casa circondariale di Firenze Sollicciano, in attesa dell’udienza per la convalida della misura precautelare. 

Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari: le donne le principali vittime

“Le violenze contro il personale medico, sanitario e sociosanitario sono un’emergenza e un paradosso, perché le vittime sono lì ogni giorno per curare anche coloro che li aggrediscono”, sottolinea Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari. “La legge varata dal Parlamento contro le aggressioni è utile ma non basta: il fenomeno non accenna a diminuire. Servirebbero forze di polizia in tutti gli ospedali – dice Dattolo – perché medici e personale sanitario devono poter lavorare in sicurezza. Il rispetto per chi opera in prima linea per la salute pubblica non può essere residuale”.

”Anche in Toscana – ricorda Dattolo – si è registrata una escalation di aggressioni al personale sanitario, come è emerso dalla ricerca ‘Violenza nella professione medica’ commissionata dal nostro Ordine. Il 56,7% del personale sanitario toscano è stato vittima di aggressioni e il 50% ha subito più di un episodio di violenza. Più della metà dei lavoratori under 30 ha subito violenza durante l’esercizio della professione. Le vittime sono per il 59% donne. La maggior parte delle aggressioni è di tipo verbale, ma non mancano minacce e violenze fisiche”.

“Le aggressioni contro il personale sanitario – evidenzia la Fnopi, Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche – sono un problema annoso con il quale ci misuriamo quotidianamente, ma rispetto al passato registriamo dei passi in avanti. Non definitivi, perché molto resta da fare e perché si conferma la triste tendenza che vede proprio gli infermieri, in special modo se donne, come la categoria più colpita”.

 

Foto archivio ANSA

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di Penelope Corrado - 12 Marzo 2025