
Giornata Mondiale dell’Acqua: tra le nuove priorità del pianeta la protezione dei ghiacciai
Il 22 marzo si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Acqua, un appuntamento cruciale per riflettere sull’importanza di una risorsa vitale e sulla necessità di salvaguardarla.
L’edizione 2025 ha posto l’accento su un tema tanto delicato quanto urgente: la conservazione dei ghiacciai. Questi colossi di ghiaccio rappresentano un serbatoio naturale d’acqua dolce che garantisce l’approvvigionamento per miliardi di persone in tutto il mondo. Ma il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici stanno rapidamente minacciando la loro sopravvivenza, con conseguenze drammatiche per l’equilibrio idrico globale.
I ghiacciai non solo alimentano i grandi fiumi che attraversano continenti interi, ma regolano anche il clima e sostengono ecosistemi unici. La loro fusione accelerata mette a rischio l’agricoltura, l’industria, la produzione di energia e l’accesso all’acqua potabile. Proteggerli significa, dunque, difendere la sicurezza idrica mondiale e contribuire a contrastare l’impatto della crisi climatica.
Giornata Mondiale dell’Acqua: governo Meloni in prima fila
In questo scenario, la Giornata Mondiale dell’Acqua diventa anche un’occasione per ribadire quanto sia essenziale tutelare l’intero ciclo idrico, dalla sorgente al rubinetto. L’acqua è un bene prezioso e limitato, e ridurne lo spreco è oggi una priorità che va ben oltre l’etica personale: è un impegno collettivo sancito anche dalla Costituzione italiana, che obbliga a salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali per le generazioni future.
Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha posto fin dall’inizio un’attenzione particolare su questi temi. Con interventi strutturali inseriti nel PNRR, ha avviato un piano per contrastare le gravi perdite della rete idrica nazionale, una delle principali cause di spreco. Parallelamente, è stata istituita una Cabina di regia e nominato un commissario straordinario per affrontare l’emergenza legata alla scarsità d’acqua, un problema che interessa sempre più spesso anche le regioni italiane, soprattutto durante i mesi estivi.
L’Italia sempre più sottoposta all’emergenza idrica
Un aspetto cruciale di questa strategia è la tutela delle falde acquifere, minacciate da prelievi eccessivi e da una gestione non sempre sostenibile. In questo senso, il ruolo delle Autorità di Bacino e degli Osservatori è fondamentale per monitorare lo stato delle risorse idriche e pianificare un utilizzo equilibrato che possa conciliare le diverse esigenze: dall’acqua potabile al fabbisogno agricolo e industriale, senza dimenticare il settore energetico.
Ma non basta agire sull’efficienza e sulla gestione: la vera sfida è rappresentata dalla necessità di rispondere agli effetti sempre più tangibili del cambiamento climatico. L’Italia, come l’intero bacino del Mediterraneo, è tra le aree più esposte a fenomeni estremi come siccità prolungate e precipitazioni violente che mettono a dura prova il sistema idrico. Per questo motivo, oltre alle misure di mitigazione delle emissioni climalteranti, è fondamentale portare avanti anche le azioni di adattamento previste dal Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
In un mondo in cui la risorsa idrica è destinata a diventare sempre più scarsa e contesa, la protezione dei ghiacciai e la gestione sostenibile dell’acqua non sono più solo una questione ambientale, ma una priorità strategica ed economica.