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Gualtieri e i soldi alla piazza amica, la sua difesa fa acqua da tutte le parti: FdI lo inchioda

Vergogna Capitale

Gualtieri e i soldi alla piazza amica, la sua difesa fa acqua da tutte le parti: FdI lo inchioda

I soldi di Roma Capitale per finanziare la manifestazione di Repubblica sul tavolo della Commissione trasparenza, guidata da Federico Rocca di FdI. L'imbarazzo del Comune: era un evento istituzionale

Politica - di Sara De Vico - 21 Marzo 2025 alle 20:35

Non si sgonfia l’affaire Gualtieri, che a parti invertire avrebbe riempito le prime pagini di tutti i giornali e le aperture dei telegiornali nazionali. Il centrodestra continua la sua campagna per fare luce sui soldi spesi dal Campidoglio (quindi dai romani ignari)  per la piazza del 15 marzo promossa da Repubblica, accolta dal Nazareno al gran completo per salvare ‘il soldato Elly”. E soprattutto per mostrare un po’ di muscoli contro il governo Meloni e il dittatore Trump dietro lo scudo delle bandiere blu-stellate della Ue. Quei 270mila gentilmente ‘offerti’ dal Campidoglio (per l’allestimento del palco, l’impianto audio, la vigilanza, la pulizia della piazza), attraverso la partecipata Zetema che si occupa di eventi culturali, sono finiti sul tavolo della Commissione Trasparenza di Roma Capitale, presieduta dal consigliere di FdI, Federico Rocca.

L’affaire Gualtieri sul tavolo della Commissione Trasparenza

Fioccano le interrogazioni delle opposizione capitoline e gli esposti alla Procura e alla Corte dei Conti per sospetto danno erariale, visto i romani non dovrebbero essere  il bancomat del Pd. Nel mirino la delibera con cui il sindaco di Roma ha messo in bilancio le spese per la manifestazione “Una piazza per l’Europa”. Un appuntamento politico, sostenuto con la formula ‘organizzata da Roma Capitale”. Tante le zone grigie. “Perché Zetema ha organizzato questa iniziativa per conto di Roma Capitale?”‘. È una delle domande rivolte da Rocca. “Se Roma Capitale aderisce a un’iniziativa di un soggetto terzo, ci doveva essere un atto di indirizzo politico della giunta e dell’Assemblea capitolina con il quale Roma Capitale considera istituzionale questa manifestazione”. In assenza di questo – continua – ”come si è arrivati alla nota di Stancanelli (capo di Gabinetto del sindaco, ndr)  del 5 marzo che mette in piedi la macchina organizzativa per un evento che viene definito istituzionale?”. Il tema – sottolinea il consigliere di FdI – non è l’adesione del Comune ma “perché Roma Capitale con i propri fondi e i fondi di Zètema si fa carico di un evento che è stato promosso da un giornalista di un noto quotidiano. Spero che ognuno per la propria parte possa chiarire”.

Rocca (FdI) perché Zetema ha pagato l’iniziativa?

Andando nel dettaglio Rocca chiede se ”i servizi sono stati messi a gara” e come mai in alcuni casi ”l’importo messo a gara” coincide con ”l’importo che è stato assegnato”. In particolare sulla voce che riguarda l’acquisto dei biglietti del treno e l’alloggio ospiti, chiede di rendere noto ”quante e quali persone abbiamo ospitato a spese della collettività e chi sono” e come mai ”l’aggiudicazione sia avvenuta successivamente alla manifestazione”. Domande rimaste senza risposta. Perfino un compagno come Michele Santoro maltratta il sindaco per l’operazione a dir poco sfacciata: “Se si scoprisse che gli artisti e gli intellettuali hanno avuto pure l’albergo e i biglietti dei treni e aerei pagati, sarebbe veramente il caso di carcerarvi tutti”.

La difesa ridicola del capo segreteria di Gualtieri

Non senza imbarazzo il capo della segreteria di Gualtieri, Albino Ruberti, si fa portavoce delle ‘nobili’ motivazioni del primo cittadino, prima che lo stesso sindaco, muto da una settimana, rivendichi dalle colonne del Foglio la scelta di civiltà, sulle tasche dei roman (“Certo che l’ho finanziata, e ne sono orgoglioso”). La difesa d’ufficio di Ruberti fa acqua da tutte le parti: ”C’è stato un appello sui valori europei da un giornalista, Michele Serra, che scrive su un quotidiano ma è una persona libera. La valutazione è stata che l’appello riguardava valori che si ritengono comuni come l’Europa”. Insomma la piazza dove hanno sfilato solo le sinistre, seppure in ordine sparso ognuna con il proprio vessillo, con Schlein in prima fila, Fratoianni, la Cgil e l’Anpi, sarebbe un’iniziativa istituzionale e non politica. Questo il racconto dell’amministrazione guidata dal dem Gualtieri, “orgogliosamente” sul palco della piazza con la fascia tricolore. Messo alle strette Ruberti cerca di mimetizzare la truffa Capitale sostenendo la ‘par condicio’ di Zetema nel finanziare manifestazioni politiche. “Zetema è una “società strumentale”, e che già in passato è usata per eventi simili, anche di centrodestra. E cita quella organizzato dalla giunta Alemanno per il ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, gli Stati Generali della Città nel 2010, il Global Forum nel 2018, la fiaccolata per Navalny nel 2024, e quella nel 2022 all’inizio della guerra in Ucraina. Tutti esempi di eventi non certo di partito né promossi da una testa giornalistica.

Gasparri annuncia un esposto in Procura e alla Corte dei Conti

Insomma non finisce qui. FdI, che ieri ha organizzato un flash mob sotto il Campidoglio per chiedere le dimissioni di Gualtieri, non ha intenzione di fare sconti all’allegro utilizzo di fondi pubblici per finanziare una manifestazione  del Pd mentre Roma è in balìa del degrado e dei disservizi. Maurizio Gasparri annuncia di aver presentato un esposto-denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura di Roma. “È illegittimo che l’amministrazione capitolina abbia utilizzato fondi pubblici per un’iniziativa con un chiaro orientamento politico, lesivo dell’interesse pubblico, considerando che si tratta delle tasse dei cittadini romani. Con questo esposto, chiedo che vengano accertati, per i profili di competenza, eventuali illeciti commessi dall’Amministrazione di Roma Capitale”

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di Sara De Vico - 21 Marzo 2025