
Scandalo in Campidoglio
Gualtieri paga la piazza per “salvare il soldato Elly” con i soldi dei romani: sborsati 270mila euro
Non solo l'Università di Parma che offre agli studenti la trasferta gratis a Roma. Il sindaco di Roma finanzia con il bilancio comunale l'allestimento dell'evento promosso da Repubblica
Roma Capitale poteva restare insensibile alla piazza “spontanea” di sabato scorso convocata da Repubblica per salvare il soldato Elly? Certo che no, il Campidoglio guidato dal compagno Roberto Gualtieri, sul palco della carnevalata delle sinistre a fare il padrone di casa, non ha badato a spese. Dopo la notizia dell’Università di Parma che paga la trasferta agli studenti smaniosi di partecipare alla sfilata-Arlecchino per l’Europa, per l’Ucraina, per il riarmo, per il disarmo, per la pace), arriva quella, ben più scandalosa, sul solerte impegno del Comune di Roma. Ben più generoso del pullman messo a disposizione dall’ateneo emiliano.
Gualtieri paga la piazza di Repubblica con i soldi dei romani
Il Comune di Roma, come rivela Libero in esclusiva, ha sborsato ben 270mila euro per l’allestimento della piazza. La cifra, presa dalle tasche dei romani ignari, è stata utilizzata per sistemare e addobbare il palco, per le transenne, la sorveglianza, video e audio, bagni pubblici, . Insomma, stando alle carte, il Campidoglio avrebbe fornito agli organizzatori “chiavi in mano” il pacchetto dell’evento politico. A spese dei cittadini. Il quotidiano diretto da Sechi ha sbirciato la determinazione dirigenziale RH/739/2025 sulla è scritto che la manifestazione di piazza del Popolo “è organizzato da Roma Capitale”. Ecco l’escamotage per pagare i costi del raduno politico. Tutto confermato dallo staff del sindaco Gualtieri, interpellato dal Giornale. Tutto regolare, dicono, perché si è trattato di “una manifestazione istituzionale e non politica, promossa da sindaci di diversi schieramenti, a sostegno dell’Unione europea”. Oltre al danno la beffa di spacciare un evento chiaramente politico con la passerella di esponenti di centrosinistra, Schlein in testa, vip del mondo dello spettacolo di sicura fede progressista, bandiere arcobaleno e Bella ciao, per una manifestazione ‘istituzionale’. Per la cronaca le “istituzioni europee” non sono state nemmeno invitate. L’organizzatore Michele Serra, neanche a dirlo, si sfila dalle polemiche e rinvia al sindaco Gualtieri per le informazioni.
Roma capitale finanzia palco, transenne e vigilanza
Tra le voci anche i costi della vigilanza, come specificato da una determinata della dirigente del corpo di polizia locale, Donatella Scafati che, per facilitare la partecipazione, ha anche disposto la sospensione della Ztl durante la manifestazione. Gualtieri non si è limitato ad aderire alla piazza del Pd, Avs, Calenda, Cgil e Anpi, ma ha coinvolto tutta la macchina comunale, e relative spese, per la riuscita dell’iniziativa. Parliamo di soldi, e non pochi, presi dalle casse pubbliche come se il bilancio della Capitale fosse di proprietà personale. Ancora un dubbio legittimo: anche sui permessi, di solito un ginepraio burocratico da districare, il Comune ha dato un aiutino? E l’occupazione di suolo pubblico è stata saldata? Chi ha pagato la pulizia?
Bocche cucite dall’ufficio stampa del Campidoglio
Bocche cucite dall’ufficio stampa del Campidoglio, “vi faremo sapere”, hanno risposto ai giornalisti di Libero, come riporta l’articolo firmato da Francesco Storace. Lo scandalo, di cui il primo cittadino, dovrebbe dare conto o smentire, non è passato sotto silenzio. Federico Rocca, consigliere capitolino di FdI, denuncia sui social ‘il fattaccio’. “Roma Capitale utilizza 270mila euro dei cittadini per finanziare una manifestazione che, dietro la facciata istituzionale, si rivela un evento costruito su misura per il centrosinistra. Ancora una volta, soldi pubblici spesi per sostenere i partiti invece che per i reali bisogni della città”. Sul contributo economico elargito dal Campidoglio si sta attivando la commissione Trasparenza del Comune di Roma, presieduta da Rocca, che dovrebbe depositare nelle prossime ore un accesso agli atti per conoscere il dettaglio delle spese.
La ministra Bernini sul caso Parma
Intanto la denuncia di FdI sul caso Parma è arrivata sul tavolo del Ministero dell’Università. Rispondendo in question time al deputato Alessandro Amorese la ministra Anna Maria Bernini ha riportato le motivazioni del rettore dell’Università di Parma. “Sollecitato dal ministero ha detto che le risorse per la partecipazione alla manifestazione di sabato scorso derivano da fondi privati e non pubblici e non è stato fatto pagare il biglietto ai trasportati. Il rettore ha ritenuto inoltre che la manifestazione non fosse una iniziativa partitica ma capace di contribuire alla crescita degli studenti. Questa è l’opinione dell’ateneo. Quindi – dichiara Bernini – se è giusta l’esclusione dell’utilizzo di risorse pubbliche, nutro invece qualche dubbio sull’effettiva attinenza tra la partecipazione alla manifestazione e il rafforzamento del diritto allo studio e alla qualità della didattica”.