
Accade a Napoli
Il giustiziere del Rione Sanità: investe con la moto il bidello che ha abusato della figlia
Lo hanno già ribattezzato il giustiziere del Rione sanità, il protagonista di una vicenda drammatica che ha visto il tentato omicidio di un bidello della scuola Angiulli, un noto istituto della zona, ha svelato un caso di cronaca raccapricciante. Dietro l’incidente, ci sarebbe la vendetta del padre di un’alunna, che ha deliberatamente investito con la moto l’assistente scolastico.
Secondo la ricostruzione del quotidiano Il Mattino, il comportamento della ragazzina era cambiato drasticamente. I genitori, preoccupati per i suoi improvvisi silenzi, scatti d’ira e lacrime, hanno iniziato a indagare. La scoperta di molestie da parte di un collaboratore scolastico ha portato la madre a intraprendere un’azione legale, denunciando l’uomo per violenza sessuale.
In un atto di disperazione e rabbia, il padre ha invece deciso di farsi giustizia da solo. Utilizzando il cellulare della figlia, ha ingannato il presunto molestatore, fingendo di accettare le sue avances e organizzando un incontro. Quando il bidello si è presentato, il padre lo ha investito con la moto e lo ha aggredito, infliggendogli calci e pugni, utilizzando anche il casco come arma.
Dopo l’aggressione, il padre si è presentato ai carabinieri, sostenendo di aver investito l’uomo per errore. Tuttavia, le ferite riportate dal bidello, in particolare quelle al collo e alla testa, hanno sollevato dubbi sulla veridicità della sua versione.
Il giustiziere del Rione Sanità
Il magistrato Toscano, sotto la supervisione del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, sta esaminando le prove per chiarire entrambi i casi. Se il bidello verrà riconosciuto colpevole, potrebbe affrontare una condanna per abusi su minore. D’altra parte, il padre dovrà difendersi dall’accusa di giustizia sommaria e violenza premeditata.
Comunità scolastica sotto choc
La notizia dell’aggressione si è diffusa rapidamente tra i genitori, generando allarme e tensione. La dirigente scolastica ha promesso trasparenza e collaborazione con le autorità, mentre i carabinieri sono intervenuti per prevenire ulteriori atti di giustizia privata. Attualmente, il bidello è stato sospeso in attesa dell’esito dell’indagine.
“Degrado urbano, alti tassi di abbandono scolastico, il controllo del territorio da parte di organizzazioni criminali, lo sviluppo di una vasta economia informale e di lavoro a domicilio – aveva spiegato in un intervento pubblico nel 2021 il Dirigente scolastico dell’Angiulli Vincenzo Varriale Varriale – rappresentano solo alcuni degli elementi di un circolo vizioso caratterizzati da esclusione sociale e marginalità in cui si trovano facilmente coinvolti gli abitanti del quartiere, in primis quelli delle vaste comunità di stranieri che qui si sono insediate, la cui più alta percentuale è rappresentata in gran parte da srilankesi e rumeni”.