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Abodi

Conferenza a Palazzo Madama

Il governo al lavoro sulle norme salva calcio. Abodi: “Primo provvedimento sugli stadi”

Politica - di Luigi Albano - 5 Marzo 2025 alle 18:55

Un atto figlio della cooperazione fra la maggioranza parlamentare e il governo: è la risoluzione approvata oggi nella settima commissione del Senato (Cultura, Istruzione, Sport) sulle prospettive di riforma del calcio italiano. Infrastrutture, vivai, sponsorizzazioni fra i temi oggetto del documento. “Posso annunciare che le diciannove sollecitazioni di questa risoluzione troveranno una risposta formale da parte del governo”, ha spiegato il ministro dello Sport Andrea Abodi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama della maggioranza parlamentare, alla presenza anche del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Stadi e scommesse: Abodi e Salvini sulle misure per il calcio

Per dare quanto prima attuazione agli indirizzi espressi nel voto della commissione, ha spiegato quest’ultimo, “sono contento di poter contribuire ad accelerare, sburocratizzare, per la realizzazione di nuove infrastrutture. Poi dipende dal territorio, e penso a Milano: persi cinque anni per tornare alla casella di partenza del nuovo San Siro a fianco del vecchio?” A giudizio del vicepremier “dal punto di vista delle infrastrutture il tema è quello delle sovrintendenze. Nessuno – ha precisato Salvini – vuole togliere competenze ma ridurre la soggettività di alcune e ammodernare: non tutti gli edifici che hanno 70 anni sono di pregio, ci sono edifici antichi e ci sono edifici vecchi che dovrebbero essere demoliti e ricostruiti”.

Dall’opposizione polemiche strumentali

Il relatore Paolo Marcheschi di Fratelli d’Italia ha rivendicato la capacità dimostrata dal Parlamento nel “percepire il grido che viene dal mondo del calcio, che è sempre sotto i riflettori e sui mass media, che ha grande impatto sociale oltre che economico e che ha evidenziato molte criticità. Non solo a causa dei risultati della nazionale ma anche dei risultati economici, parliamo di oltre 4 miliardi di perdite”. Quanto al merito dell’atto parlamentare, “salvo un punto o due da parte di chi non l’ha votato, ha un consenso quasi unanime”, ha sottolineato Marcheschi.

Il riferimento è in particolare alle polemiche sollevate dal Movimento 5 stelle per l’indicazione del superamento del divieto alle pubblicità da parte delle società di scommesse, introdotto a suo tempo dal governo “gialloverde”. “Un punto – ha sostenuto Marcheschi – contestato strumentalmente, nessuno è a favore della ludopatia, piaga terribile”. “Esprimo rispetto – ha detto su questo punto il ministro Abodi – nei confronti delle posizioni altrui, anche se i toni a volte non sono quelli che vorremmo nel confronto parlamentare. Mi indigna quando sento dire che io sarei asservito a interessi privati: io sono interessato solo al bene comune, abbiamo un’idea diversa di come perseguirlo”.

L’approvazione della risoluzione potrebbe di certo portare a un’inversione di tendenza rispetto alle restrizioni introdotte con il decreto Dignità del 2018, che di fatto aveva vietato le sponsorizzazioni delle società di betting nel mondo dello sport. Il mondo del calcio ha visto negli anni calare le entrate degli sponsor, per cui il tema è delicato. E contro il polverone sollevato dall’opposizione, FdI replica con parole nette.

Abodi e Salvini a Palazzo Madama

“La sinistra e i 5 stelle dovrebbero vergognarsi. Oggi accusano la maggioranza di governo di favorire la ludopatia, ma è vero l’esatto opposto. Il decreto Dignità si è rivelato un fallimento, perché in questi anni anziché diminuire, il mercato delle scommesse è aumentato”: a dirlo il senatore Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario dei senatori di Fratelli d’Italia.

“Non solo. Il divieto per le società di calcio di farsi sponsorizzare da agenzie di scommesse ha generato mancati introiti che pesano come macigni sulla competitività dei nostri club. Con noi cambia il paradigma: le società di calcio avranno libertà di accettare sponsorizzazioni da agenzie di scommesse, ma dovranno spendere parte dei proventi in progetti contro la ludopatia. In questi anni, oltre che approvare l’inutile decreto Dignità, l’ipocrita sinistra cos’ha fatto per contrastare la piaga sociale delle dipendenze dall’azzardo? Non accettiamo morali da parte loro”, conclude l’esponente di FdI.

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di Luigi Albano - 5 Marzo 2025