
Infame commercio
Il vescovo di Assisi denuncia un’asta on line sui (presunti) capelli di Carlo Acutis: “Temo ci sia lo zampino di Satana”
Dalla diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Monsignor Domenico Sorrentino ha denunciato la messa in vendita sul web delle reliquie del "patrono di Internet", precisando di averne chiesto il sequestro. L'esposto trasmesso alla Procura di Perugia
«A cosa può portare l’idolo denaro, ho timore che ci sia lo zampino di Satana». Lo dice chiaro e tondo il vescovo di Assisi, Monsignor Domenico Sorrentino, che ha appena presentato un esposto-denuncia contro ignoti per fare luce su un’asta on line delle reliquie del “patrono di Internet” Carlo Acutis, che sarà canonizzato in Piazza San Pietro il prossimo 27 aprile, e il cui corpo è custodito nel Santuario della Spogliazione. Un giovane milanese, uno studente, uno sportivo. Un ragazzo di 15 anni che alla frequentazione di scuola e amici alternava la preghiera, e che è stato un modello di vita cristiana per tanti giovani fedeli per come ha vissuto la vita e affrontato la morte.
La denuncia del vescovo di Assisi: «La reliquia di Carlo Acutis all’asta sul web»
Una notizia che sconcerta e getta nello sconforto per il cinismo del gesto compiuto su un ragazzo che non c’è più, un giovane devoto che in vita ha rappresentato un esempio di integrità morale, amore e rispetto per il prossimo, e oggi prossimo alla canonizzazione. Uno sfregio quello inferto con la possibile mercificazione delle reliquie che solleva un dibattito profondo tra fede e commercio. E le parole del vescovo di Assisi, che paventa l’influenza del denaro come un possibile strumento del maligno, riflettono una preoccupazione autentica: il rischio di monetizzare e quantificare valori assoluti che dovrebbe significare qualcosa anche in chi non ha fede o non segue nessun credo. Sì, perché questo episodio richiama l’importanza di approcciarsi al sacro con rispetto, custodendolo evitando derive speculative che tradiscono il senso autentico della devozione.
«Ho il timore ci sia lo zampino di Satana»
«Avevo letto di un commercio di reliquie – spiega all’Adnkronos Monsignor Domenico Sorrentino – e mi sono documentato. Ho fatto ricerche, e ho visto che effettivamente c’era in circolazione un commercio on line. Mi sono posto il problema, perché sappiamo che dietro internet si celano tante insidie. E mi sono detto: vero non vero, questo tipo di commercio non va assecondato. Ho fatto la denuncia alla Procura perché intanto siamo davanti ad un’offesa alla nostra sensibilità religiosa. Poi, se dietro ci sono ipotesi di reato, questo sarà frutto di indagine. Io ho ritenuto di rispondere in maniera forte. Così ho denunciato».
Presunti capelli di Carlo Acutis all’asta online a 2000 euro: denuncia con richiesta di sequestro
La denuncia, contro ignoti, riguarda in particolare i capelli del giovane milanese per i quali è già stato superato il prezzo di 2mila euro, autenticati dalla Postulazione, messi in vendita da una persona “coperta” da nickname. Non solo. Sulla deprecabile vicenda il vescovo di Assisi ha anche aggiunto. «Ne abbiamo chiesto il sequestro. Non sappiamo se le reliquie siano vere o false, ma se fosse anche tutto inventato e ci fosse l’inganno, saremmo comunque in presenza, oltre che di una truffa, anche di una ingiuria al sentimento religioso».
L’infame commercio: le reliquie di Carlo Acutis e di altri santi in vendita sul web
E non è ancora tutto. Perché, stando a quanto riportato dal Tgcom24 e su quello che ha al momento verificato la Diocesi di Assisi-Nocera-Gualdo, la denuncia in oggetto si è concentrata su una reliquia: i capelli. Ma sul web ne circolerebbero anche altre attribuite sempre a Carlo Acutis. “Su internet c’è un mercatino di reliquie che riguarda vari santi, come il nostro Francesco, con tanto di listino prezzi. Una cosa impossibile da accettare» – ha sottolineato il vescovo e riferisce il sito citato –. Non solo. Monsignor Sorrentino ha poi ricordato che «il diritto canonico non ammette questo commercio. Le reliquie vengono infatti date attraverso i vescovi gratuitamente. Al massimo si fanno offerte al santuario dal quale provengono. È una prassi che risale ai primi secoli della nostra storia».
Il dubbio sulla presenza del Papa alla giornata di canonizzazione
Infine, un ultimo accenno alla giornata di canonizzazione. Come anticipato in apertura il 27 aprile Carlo Acutis sarà canonizzato in Piazza San Pietro a conclusione del Giubileo degli adolescenti. Per quella data è ancora prematuro dire con certezza se il Papa potrà esserci. Si è anche ipotizzato un videocollegamento. Ma è tutto prematuro, i medici consigliano due mesi di convalescenza protetta a Santa Marta. E allora, sul punto Monsignor Sorrentino osserva: «Per la canonizzazione non c’è bisogno che il Papa sia presente in maniera fisica. Io penso possa bastare una sua dichiarazione scritta. Non è la celebrazione in sé, ma la dichiarazione. Questo comunque è l’ultimo dei problemi: tutti ci auguriamo che il Papa stia bene».