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fratello Boccia

A processo per direttissima

In manette il fratello di Maria Rosaria Boccia: è accusato di furto aggravato

Cronaca - di Luigi Albano - 12 Marzo 2025 alle 13:32

Il fratello di Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice al centro del “caso” Sangiuliano, è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato: i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, gli hanno contestato il furto di energia elettrica.

Qual è l’accusa contro il fratello della Boccia

Durante un controllo eseguito nella giornata di ieri presso il negozio di abbigliamento sito a Pompei, i carabinieri hanno scoperto un meccanismo che, applicato al contatore della corrente, gli consentiva di non registrare i consumi. La circostanza è stata accertata dai tecnici dell’ Enel. Andrea Gaetano Boccia, di 44 anni, fratello della imprenditrice divenuta famosa per il caso Sangiuliano, è ora in attesa di affrontare il processo per direttissima.

Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, l’uomo avrebbe utilizzato un grosso magnete per ‘rallentare’ il contatore dell’energia elettrica così da far risultare un minore consumo. 

La difesa dell’imprenditore: ho sempre pagato le bollette

Assistito dall’avvocato Annapaola Palomba, Boccia ha deciso di fare dichiarazioni spontanee al giudice. L’allaccio abusivo sarebbe relativo ad un laboratorio – attualmente chiuso – che il 44enne avrebbe preso in affitto due anni fa e per il quale esisterebbe regolare contratto di fornitura. La difesa ha chiesto di non applicare misure cautelari, mentre la Procura di Torre Annunziata ha avanzato richiesta di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per l’accusa avrebbe evitato il pagamento di almeno 35mila euro a partire dal 2016.

I due procedimenti giudiziari paralleli

Maria Rosaria Boccia è l’imprenditrice di Pompei, mancata consulente, per cui l’ex ministro Sangiuliano ha rinunciato al suo dicastero alla cultura. Esploso il caso alla fine dell’estate, era stato lo stesso Sangiuliano a rivelare l’esistenza di una relazione affettiva con Boccia, inclusa la presunta gravidanza della stessa come arma per ricattarlo. Poi aveva dato le sue dimissioni.

Attualmente ci sono due indagini in corso, una sull’imprenditrice, accusata di minaccia a corpo politico. L’altra al tribunale dei ministri su Sangiuliano, accusato di peculato e rivelazione di segreto in relazione al coinvolgimento della Boccia nelle sue attività istituzionali senza un ruolo formale nel dicastero. Sangiuliano ha sempre assicurato di non aver mai pagato con i soldi del Mic i viaggi e i soggiorni della aspirante consigliera ai grandi eventi.

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di Luigi Albano - 12 Marzo 2025