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Indennizzo ai clandestini: sentenza surreale. Ma per la sinistra chi lo dice mette a rischio la democrazia

Diciotti

Indennizzo ai clandestini: sentenza surreale. Ma per la sinistra chi lo dice mette a rischio la democrazia

Stupore e indignazione nel centrodestra per il verdetto della Cassazione sulla nave Diciotti. Le opposizioni ringraziano le toghe e ripartono con il racconto del governo pericoloso

Politica - di Stefania Campitelli - 7 Marzo 2025 alle 18:14

Sconcerto nella maggioranza per una sentenza ‘scandalosa’ e “surreale”, barricate delle sinistre a difesa delle toghe contro il governo che, udite udite, alimenterebbe lo scontro tra i poteri dello Stato. C’era da aspettarselo, Il verdetto della Cassazione che accoglie la richiesta di risarcimento dei migranti a bordo della nave Diciotti riaccende le tifoserie rosse. Gongolanti per l’ennesimo aiutino dei giudici, per una sentenza che autorizza i clandestini a chiedere un indennizzo al governo che ha legittimamente impedito lo sbarco irregolare. Una beffa commentata con amarezza a caldo dalla premier Meloni: “Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni. E confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”.

Risarcimento ai clandestini, Salvini: pagassero i giudici

Tranchant Matteo Salvini, all’epoca dei fatti, ministro dell’Interno. “Pagassero i giudici. Se c’è qualche giudice che ama così tanto i clandestini, li accolga un po’ a casa sua e li mantenga”. Antonio Tajani dice di non condividere le basi giuridiche della sentenza: “Il dovere del governo è di difendere i confini nazionali. Se tutti gli immigrati irregolari chiedessero un risarcimento facciamo fallire le casse dello Stato”. E lo sgomento attraversa tutto il centrodestra. “Allucinante! Noi difendiamo i confini dall’immigrazione irregolare e la magistratura stabilisce che dobbiamo risarcire chi viene bloccato mentre tenta di varcare illegalmente i confini”, dice il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Di decisione incomprensibile parla il capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami: “Fratelli d’Italia ribadisce il suo impegno nel contrastare l’immigrazione illegale di massa e combattere i trafficanti di morte. In Italia si entra soltanto nel pieno rispetto della legge”.

Sconcerto nel centrodestra, sentenza allucinante

Fabio Rampelli, al netto dell’assurdità della sentenza della Cassazione, lancia una provocazione: che a pagare i clandestini sia Giuseppe Conte. “Giova ricordare – dice il vicepresidente della Camera –  che la vicenda Diciotti si svolse durante il governo presieduto da Conte, nel quale il ministro Salvini era a capo del dicastero dell’Interno. Quindi la responsabilità della scelta è stata del presidente Conte. In secondo luogo, è davvero surreale che un governo debba pagare per errori commessi (ipotetici o reali) mentre la magistratura è esente da qualsiasi sanzione quando commette errori che compromettono la vita di vittime innocenti”. Intanto con questa sentenza allegra passa il principio che chi entra illegalmente a casa nostra, se trova legittimi ostacoli alla frontiera, può essere risarcito. Oggi le comiche…”.

Mulè: più che giustizia, una lotteria

Dalla Lega è un coro di commenti increduli.  “È un affronto a tutti gli italiani che, da anni, chiedono politiche migratorie più sicure”, così l’europarlamentare Susanna Ceccardi. L’azzurro Giorgio Mulè punta i riflettori sull’anomalia tutta italiana. “Il paradosso di una nazione nella quale capita quotidianamente che chi osserva le leggi può essere arbitrariamente perseguito e perseguitato e chi non le osserva viene invece premiato. Più che giustizia, una lotteria”.

Pd scatenato contro il governo alimenta lo scontro tra poteri

Sul fronte opposto è una gara a chi la spara più grossa contro il governo “colpevole” di sconfinare nel terreno intoccabile dei giudici. Al Nazareno non sembra vero trovare un po’ di protagonismo facile. “Meloni continua ad alimentare lo scontro con la magistratura per coprire i fallimenti del suo governo. La Cassazione è l’ultimo grado di giudizio, come stabilito dalla Costituzione, che non cambia in base al suo umore. Non è possibile che ogni giorno il governo attacchi le sentenze”. Parola di Elly Schlein che ritrova la voce per intonare la stanca litanìa del governo autoritario.  Segue a ruota Francesco Boccia che denuncia sdegnato l’atteggiamento irresponsabile di Palazzo Chigi. A dare il comando di start alle opposizioni è proprio una toga eccellente come la prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano. “Le decisioni della Corte di Cassazione possono essere oggetto di critica. Sono, invece, inaccettabili gli insulti che mettono in discussione la divisione dei poteri su cui si fonda lo Stato di diritto”. Insulti, ecco la parola magica che scatena il dagli all’untore al governo. Dal Pd ai 5Stelle, da Avs a à Europa passando per Renzi è un tam tam di attacchi all’arma bianca.

Renzi: Meloni ha perso lucidità

Tra i più scatenati c’è Matteo Renzi, in versione pasdaran. “Margherita Cassano ha ragione. Mettere in discussione la separazione dei poteri è il segno che la presidente del Consiglio ha perso lucidità e correttezza istituzionale. L’influencer Giorgia ha preso il posto della presidente Meloni. E questo è inaccettabile”.  Tra i giudici arriva la mano tesa di Unicost a rinsaldare l’asse magistratura-sinistra. In una nota il segretario Stefano Latorre si dice sorpreso dalle ‘dichiarazioni di alcuni politici’ su una sentenza che si fonda su “stringenti argomentazioni giuridiche”.

L’Anm: attacchi ingiustificati

Non può mancare la vibrata protesta dell’Anm contro il governo che osa commentare e mette in pericolo la democrazia. “Ora anche le decisioni delle Sezioni Unite della Corte di cassazione sono oggetto di attacchi ingiustificati, senza alcun rispetto per la separazione dei poteri”. Così la giunta del sindacato delle toghe solidale con i colleghi della Suprema Corte,  ‘vittime’ del governo. Un pressing che il centrodestra rispedisce al mittente. “Ora la presidente della Cassazione Cassano vuole forse intimidire chi contesta la incredibile decisione della Cassazione sul risarcimento per i clandestini? Non ci faremo chiudere la bocca”, è la replica di Maurizio Gasparri.

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di Stefania Campitelli - 7 Marzo 2025