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Insulti alle divise, Littizzetto perde la voce. Dopo la bufera scappa e vira sulle adozioni dei single

Che Tempo Che Fa

Insulti alle divise, Littizzetto perde la voce. Dopo la bufera scappa e vira sulle adozioni dei single

Cronaca - di Sara De Vico - 31 Marzo 2025 alle 16:25

Lucianina ha perso la voce. Ordine di scuderia A Che Tempo Che Fa: ignorare le levate di scudi delle divise, con tanto di class action, per gli insulti irripetibili che la comica torinese ha riservato alle forze dell’ordine dallo studio di Fabio Fazio lo scorso 10 marzo. Quella pessima performance con la frase “Non siamo capaci di fare le guerre, facciamo cagarissimo a combattere. Da Caporetto alla campagna di Russia, sono più le volte che abbiamo perso” non è mai esistita. Nella puntata in onda domenica 30 marzo sul Nove, Littizzetto, infatti,  non ha speso una parola, di replica né di scuse, di fronte all’ira e alle querele dei militari a difesa delle forze armate, nel rispetto della storia della nostra difesa e dei caduti.

Militari, dopo la bufera Litizzetto non dice mezza parola

Nella consueta letterina la comica ha preferito sorvolare e concentrarsi sull’adozione per i single. Bocca cucitissima sull’incidente, nessun pentimento. Preferisce glissare dando prova, lei sì, di scarso coraggio. Un silenzio che parla. Eppure la pessima entrata a gamba tesa contro i militari italiani, che sa di offesa e di oltraggio nel nome di uno sguaiato e qualunquista pacifismo arcobaleno, non è passato inosservata. Perché, come hanno ricordato in molti, va bene la satira, va bene l’ironia, va bene l’audience ma certi paletti sono invalicabili. Tra i primi a indignarsi per le parole della comica torinese la medaglia d’oro Gianfranco Paglia, che nel he nel 1993 perse l’uso delle gamba durante la battaglia del “Checkpoint Pasta” a Mogadiscio.

L’ira del colonnello Paglia: dovrebbe chiedere scusa

“Credo che esiste un limite che non dovrebbe essere sconfinato. E che di fronte a Donne ed Uomini, che con onore indossano l’Uniforme, bisogna solo inchinarsi. In quelle Uniformi c’è tutta la nostra storia che dovrebbe semplicemente inorgoglire. Sarebbe bello – concludeva il colonnello – se una grande artista come Lei, riuscisse a chiedere scusa. Non tanto a noi, che comunque continuiamo a rispettare il nostro giuramento quotidianamente, ma ai nostri Caduti che hanno sacrificato il dono più prezioso per renderci tutti liberi. Compreso chi continua a fare spettacolo, denigrando”. In campo è sceso anche il generale di corpo d’armata, Giorgio Battisti, presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano, definendo le dichiarazioni di Litizzetto “offensive e diffamatorie”.

La class action contro le offese ai militari della comica

Identico il parere del tenente Pasquale Trabucco, che ha sporto querela contro Littizzetto alla procura della Repubblica di Milano. “Un’uscita di cattivo gusto e tutt’altro che spontanea” per il generale Marco Bertolini, già comandante della Brigata Paracadutisti Folgore. “Luciana Littizzetto sa benissimo che una parolaccia pronunciata da una donna scatena sempre la reazione compiaciuta del pubblico. Ma qui non si tratta di satira: è la solita retorica antitaliana che dipinge il nostro soldato come cialtrone e incapace. Un cliché vecchio e falso”. Infine la class action dell’Osservatorio vittime del dovere, presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni. Ma la coraggiosa eroina della sinistra militante diserta e scappa.

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di Sara De Vico - 31 Marzo 2025