
Il Prof a China Daily
L’altra faccia di Prodi: quando lo intervistano i cinesi è tutto sorrisi e moine (video)
Romano Prodi come il dottor Jekyll e mister Hyde dell’omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson: furioso con la giornalista Mediaset Lavinia Orefici, tanto da arrivare a metterle le mani addosso (e non propriamente in senso paterno). Carino e coccoloso quasi come i pinguini di Madagascar nell’intervista a China Daily, uno dei principali organi d’informazioni del regime di Pechino.
«Voi siete una nazione socialista, noi un’economia di mercato, non voglio convertirvi alla mia dottrina. Possiamo lavorare insieme» dice il Professore all’intervistatore cinese con un sorriso smagliante. Una corrispondenza di amorosi sensi, che l’ex premier ed ex presidente della Commissione europea, ha esternato per l’ennesima volta.
Da anni il Professore è in rapporti con il Dragone cinese, lo dimostra il fatto che quando la Fondazione Agnelli ha deciso di investire in Cina l’ex presidente della commissione Ue ha fatto da sherpa, portando a casa una cattedra nella prestigiosa università Agnelli Chair of Italian Culture, gestita dal China-Europe philanthropy innovation research center dell’Università di Pechino, in collaborazione con il TOChina Hub dell’Università di Torino.
Un’intervista che arriva in singolare coincidenza con l’intervista rilasciata alla giornalista di Quarta Repubblica. Per la cronista di Mediaset nessun sorriso. Una reazione furibonda che ha scatenato ulteriori commenti del mondo politico. «Ho visto Prodi trattare in maniera indegna e volgare una giornalista che ha fatto una domanda, eh. Non sempre possono essere fatte domande che piacciono, a me quante volte fanno domande puntute? Uno risponde, non manda a quel Paese. C’è un po’ di nervosismo, li capisco, perché sono divisi su tutto», commenta il vicepremier, Matteo Salvini.
Prodi non chiede scusa ed evita la giornalista: diranno che l’ho stuprata
Prodi, dribblando i cronisti al termine di un incontro a Bologna è tornato sulla sua sfuriata: «Figurati se parlo con una giornalista, che poi dicono che l’ho stuprata…». Il professore era stasera in sala Borsa a Bologna per la presentazione di “Due generazioni, una rivoluzione”, scritto da Valerio Martinelli e Vannino Chiti insieme alla presidente delle Acli provinciali Chiara Pazzaglia. Al termine dell’incontro nessuna sosta per rispondere alle domande dei cronisti, dopo il caso con l’inviata di “Quarta Repubblica”, ma solo una battuta ironica su quanto capitato nei giorni scorsi.